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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10072009-111051


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TOCCHINI, CRISTINA
URN
etd-10072009-111051
Titolo
Analisi funzionale del gene DjPHB2 nella biologia delle cellule staminali adulte di planaria
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Prof.ssa Salvetti, Alessandra
correlatore Prof. Deri, Paolo
correlatore Prof. Rossi, Leonardo
Parole chiave
  • Dugesia japonica
Data inizio appello
26/10/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le proibitine (PHBs: PHB1 e PHB2) sono proteine conservate durante l’evoluzione che svolgono ruoli importanti in diversi processi fondamentali come la regolazione del ciclo cellulare, la regolazione trascrizionale, la segnalazione cellulare, l’apoptosi, la senescenza e la biogenesi dei mitocondri.
Al momento non sono disponibili informazioni circa il ruolo in vivo di fattori PHBs nella biologia delle cellule staminali adulte.
Recentemente è stato dimostrato che un omologo del gene PHB2 umano (DjPHB2) è espresso in planaria (Platelminti) in una popolazione di cellule staminali adulte, i neoblasti. La presenza di queste cellule rende le planarie un sistema modello per lo studio in vivo delle cellule staminali adulte. I neoblasti, infatti, sono le uniche cellule proliferanti del corpo della planaria, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi in tutti i tipi cellulari. Questa popolazione di cellule staminali è coinvolta sia nell’omeostasi che nel processo rigenerativo durante il quale i neoblasti proliferano attivamente per produrre il blastema dove, in seguito a processi di differenziamento, si riformeranno le parti mancanti del corpo.
Scopo di questo lavoro di Tesi è indagare in vivo la funzione del gene DjPHB2. Inizialmente, mediante metodiche di 3’ e 5’ RACE è stata ottenuta la sequenza completa del gene DjPHB2. Successivamente, è stata analizzata la funzione di DjPHB2 sia in planarie intatte che in rigenerazione mediante la metodica dell’interferenza genica (RNAi).
I risultati ottenuti indicano che il silenziamento di DjPHB2 induce la morte delle planarie sia intatte che in rigenerazione. Mediante l’analisi dell’indice mitotico e l’utilizzo di metodiche di immunofluorescenza, ibridazione in situ whole mount e microscopia elettronica è stato dimostrato che in planarie intatte, a partire dai 35 giorni dall’inizio del trattamento con RNAi, si ha una rilevante perdita nel numero di neoblasti. In particolare, si riducono i neoblasti sparsi nel parenchima e quelli accumulati in cordoni dorsali laterali, mentre rimangono quelli localizzati lungo la linea mediana dorsale del corpo dell’animale.
Se le planarie vengono tagliate (prima rigenerazione) gli animali sono capaci di rigenerare. Tuttavia, in questi animali si verifica una riduzione del numero dei neoblasti. La dinamica di questa riduzione è simile a quella osservata nelle planarie intatte: i neoblasti si riducono progressivamente e si ritrovano, a tempi tardivi, esclusivamente a livello della linea mediana dorsale del corpo dell’animale.
In planarie in seconda rigenerazione, infine, gli animali non sono più capaci di rigenerare, perché non sono in grado di formare un blastema rigenerativo; i neoblasti, comunque, continuano ad essere presenti lungo la linea mediana del corpo degli animali.
In conclusione, i dati ottenuti indicano che DjPHB2 è un marcatore di neoblasti. L’analisi dei fenotipi ottenuti suggerisce che DjPHB2 sia coinvolto nel mantenimento dei neoblasti dispersi e di quelli localizzati lungo i cordoni laterali del corpo dell’animale, ma non nel mantenimento dei neoblasti presenti lungo la linea mediana, che si ritrovano sempre in animali in cui il gene DjPHB2 è stato silenziato. Considerando che l’analisi dell’espressione suggerisce la presenza di DjPHB2 in tutti i neoblasti, anche in quelli localizzati lungo la linea mediana, l’ipotesi più plausibile è che DjPHB2 svolga funzioni differenti in cellule diverse.