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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10062019-112554


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BERTOLLA, ILARIA
URN
etd-10062019-112554
Titolo
Incidenza di eventi tromboembolici nei pazienti oncologici portatori di CVC port: fattori predittivi e score di rischio
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
relatore Dott.ssa Paolicchi, Adriana
Parole chiave
  • tromboembolismo venoso
  • trombosi
  • paziente oncologico
  • neoplasia
  • accesso venoso centrale
  • port
Data inizio appello
25/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2089
Riassunto
La tromboembolia venosa (TEV), che comprende la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP), è una causa importante di morbilità e mortalità nei i pazienti con cancro. I pazienti con il cancro hanno una probabilità significativamente maggiore di sviluppare TEV rispetto alle persone senza cancro ed hanno inoltre un maggior tasso di recidiva di TEV e di complicanze emorragiche durante il trattamento di TEV.
La gestione completa della tromboembolia venosa nei pazienti con il cancro include sia l'identificazione dei pazienti che hanno maggiori probabilità di beneficiare della profilassi farmacologica, sia l’identificazione del trattamento più efficace per ridurre il rischio di recidiva e mortalità per TEV.
Il paziente oncologico che si sottopone a chemioterapia necessita inoltre di un accesso venoso a lungo termine quale presidio per il supporto nutrizionale, per l’idratazione e soprattutto per la somministrazione delle terapie endovenose. I farmaci chemioterapici, per le loro caratteristiche in termini di pH, osmolarità e per le loro proprietà vescicanti ed irritanti, impongono la somministrazione in una vena di grosso calibro. Il catetere venoso centrale aumenta il rischio di sviluppare TEV nel paziente oncologico. Attualmente i pazienti che si sottopongono al posizionamento di port, non eseguono alcuna tromboprofilassi.
Nel nostro studio abbiamo ricercato i fattori predittivi per lo sviluppo di TEV in un campione di pazienti che si è sottoposto al posizionamento di port, presso il Servizio Dipartimentale di Anestesia e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, nel periodo 1° gennaio 2017- 18 Febbraio 2018, attraverso un follow up radiologico di 12 mesi.
Sulla base dei risultati ottenuti abbiamo elaborato uno score di rischio di TEV da applicare ai pazienti che si sottopongono a posizionamento di port allo scopo di identificare coloro che maggiormente potrebbero giovare di una tromboprofilassi.
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