Tesi etd-10062016-182812 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOSCHIERA, DARIO
URN
etd-10062016-182812
Titolo
sostituzione totale di Artemia salina nella dieta di Dicentrarchus labrax per la produzione larvale
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
Parole chiave
- Artemia salina
- Brachionus plicatilis
- dicentrarchus labrax
- dieta
- larve
Data inizio appello
24/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’intento di questo studio è quello di testare l’efficacia di 4 differenti tipi di alimento secco (LFR78, LFR79, LFR80, LFR81), volti a sostituire al 100% un tipo di alimento vivo (Artemia salina), nella produzione larvale della specie Dicentarchus labrax, osservando le eventuali differenze morfologiche e fisiologiche che tale sostituzione comporta durante tutte le fasi di crescita larvale, soprattutto la performance in termini di crescita e sopravvivenza.
Tali differenze possono essere riscontrate attraverso l’utilizzo di parametri che verranno successivamente comparati per definirne le entità.
Lo studio è stato condotto attraverso l’utilizzo di uno stock di 600.000 larve, ricavate da circa 1.000.000 di uova prelevate da un apposito raccoglitore al quale sono collegate 2 vasche di riproduttori con fotoperiodo controllato.
Le larve, ottenute dalla schiusa delle uova avvenuta circa 72 ore dopo la raccolta, sono state immesse in una vasca da 6.000 litri per i primi 10 giorni, così da ottenerne un lotto omogeneo prima della somministrazione dei 4 tipi di alimento secco utilizzati come trattamenti.
Successivamente circa 225.000 larve sono state trasferite in una pilot scale hatchery composta da 15 vasche con capacità di 390 litri cadauna, in modo da ottenere una concentrazione di circa 30/40 larve per litro.
Le larve sono state sottoposte a 5 differenti trattamenti in 3 repliche a partire dall’11mo giorno di vita:
• Tr.1 Controllo: dieta standard con Orange, rotiferi e artemia di tipo AF ed EG.
• Tr.2 Sostituzione totale di artemia con LFR78 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.3 Sostituzione totale di artemia con LFR79 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.4 Sostituzione totale di artemia con LFR80 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.5 Sostituzione totale di artemia con LFR81 e rotiferi (fino a 20 giorni)
Tutti i trattamenti sono stati sottoposti alle medesime condizioni ambientali ottimali, quali temperatura (18±1°C), salinità (38ppt), intensità della luce, fotoperiodo (14L/10D) e percentuale di ricambio d’acqua giornaliero, per tutta la sperimentazione, durata 42 giorni.
Settimanalmente sono stati prelevati campioni di 20 individui per vasca i quali sono stati anestetizzati con benzocaina per poter effettuare biometrie, attraverso l’utilizzo di uno stereo microscopio, che prevedono misure della lunghezza standard, misure del peso umido e secco, conta dei raggi della pinna caudale, sviluppo della vescica natatoria e del tratto digerente ,controllo della presenza di alimento all’interno di quest’ultimo, presenza di bolle d’aria e calcoli e verifica dell’eventuale presenza di deformità fisiche.
Al quarantesimo giorno è stato effettuato uno stress test salino per ogni trattamento per verificare la resistenza delle larve, che sono state sottoposte ad un elevata salinità (62 ppt) per 1 ora.
Al quarantaduesimo giorno, che corrisponde con la fine della sperimentazione, è stata calcolata la biomassa per ogni vasca, stimato il tasso di crescita e di sopravvivenza.
Tutti i dati raccolti sono stati analizzati statisticamente al fine di valutare le differenze tra i vari trattamenti, per poter giungere ad una conclusione riguardo l’efficacia dei 4 tipi di alimento secco presi in esame, per la produzione larvale di Dicentrarchus labrax in assenza di Artemia come prede viva.
Tali differenze possono essere riscontrate attraverso l’utilizzo di parametri che verranno successivamente comparati per definirne le entità.
Lo studio è stato condotto attraverso l’utilizzo di uno stock di 600.000 larve, ricavate da circa 1.000.000 di uova prelevate da un apposito raccoglitore al quale sono collegate 2 vasche di riproduttori con fotoperiodo controllato.
Le larve, ottenute dalla schiusa delle uova avvenuta circa 72 ore dopo la raccolta, sono state immesse in una vasca da 6.000 litri per i primi 10 giorni, così da ottenerne un lotto omogeneo prima della somministrazione dei 4 tipi di alimento secco utilizzati come trattamenti.
Successivamente circa 225.000 larve sono state trasferite in una pilot scale hatchery composta da 15 vasche con capacità di 390 litri cadauna, in modo da ottenere una concentrazione di circa 30/40 larve per litro.
Le larve sono state sottoposte a 5 differenti trattamenti in 3 repliche a partire dall’11mo giorno di vita:
• Tr.1 Controllo: dieta standard con Orange, rotiferi e artemia di tipo AF ed EG.
• Tr.2 Sostituzione totale di artemia con LFR78 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.3 Sostituzione totale di artemia con LFR79 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.4 Sostituzione totale di artemia con LFR80 e rotiferi (fino a 20 giorni)
• Tr.5 Sostituzione totale di artemia con LFR81 e rotiferi (fino a 20 giorni)
Tutti i trattamenti sono stati sottoposti alle medesime condizioni ambientali ottimali, quali temperatura (18±1°C), salinità (38ppt), intensità della luce, fotoperiodo (14L/10D) e percentuale di ricambio d’acqua giornaliero, per tutta la sperimentazione, durata 42 giorni.
Settimanalmente sono stati prelevati campioni di 20 individui per vasca i quali sono stati anestetizzati con benzocaina per poter effettuare biometrie, attraverso l’utilizzo di uno stereo microscopio, che prevedono misure della lunghezza standard, misure del peso umido e secco, conta dei raggi della pinna caudale, sviluppo della vescica natatoria e del tratto digerente ,controllo della presenza di alimento all’interno di quest’ultimo, presenza di bolle d’aria e calcoli e verifica dell’eventuale presenza di deformità fisiche.
Al quarantesimo giorno è stato effettuato uno stress test salino per ogni trattamento per verificare la resistenza delle larve, che sono state sottoposte ad un elevata salinità (62 ppt) per 1 ora.
Al quarantaduesimo giorno, che corrisponde con la fine della sperimentazione, è stata calcolata la biomassa per ogni vasca, stimato il tasso di crescita e di sopravvivenza.
Tutti i dati raccolti sono stati analizzati statisticamente al fine di valutare le differenze tra i vari trattamenti, per poter giungere ad una conclusione riguardo l’efficacia dei 4 tipi di alimento secco presi in esame, per la produzione larvale di Dicentrarchus labrax in assenza di Artemia come prede viva.
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