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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10062014-013315


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PREDILETTO, EDOARDO
URN
etd-10062014-013315
Titolo
GLI ANTICORPI ANTI PROTEINE CITRULLINATE: RUOLO NELLA PRODUZIONE DI RANTES DA PARTE DI SINOVIOCITI UMANI
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Migliorini, Paola
Parole chiave
  • rantes
Data inizio appello
20/10/2014
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2084
Riassunto
Fra le malattie autoimmuni infiammatorie croniche, l’artrite reumatoide (AR) riveste un ruolo di primo piano colpendo tra lo 0,5 e l’1% degli adulti nel mondo sviluppato. L’hallmark patologico della malattia è un progressivo danno articolare a livello delle piccole e grandi articolazioni, più comune in mani e piedi per le prime, alle ginocchia per le seconde. Suddetto danno è causato da un infiltrato infiammatorio localizzato a livello della membrana sinoviale, il rivestimento di connettivo che ricopre internamente le capsule articolari; l’infiltrato tende ad espandersi nelle strutture limitrofe, provocando erosioni dell’osso.
L’eziologia e la patogenesi di tale malattia non sono ancora completamente note ma recenti scoperte denotano nitidamente i ruoli sia della componente genetica che di quella ambientale. L’AR è, quindi, una malattia eterogenea, che può variare da forme lievi con sintomi lentamente progressivi, a forme caratterizzate dall’alternarsi di fasi di remissione e riacutizzazione, fino a una malattia caratterizzata da infiammazione sistemica con impegno extra-articolare e grave danno erosivo delle articolazioni.
Negli ultimi anni sono state numerose le ipotesi riguardanti il ruolo peculiare che una popolazione di anticorpi caratteristica dell’artrite reumatoide, gli anticorpi anti peptidi/proteine citrullinate (ACPA), potrebbe avere nell’onset della malattia.
Lo scopo di questo lavoro di tesi è di analizzare il ruolo degli ACPA nella produzione di citochine e chemochine da parte dei sinoviociti, anche chiamati sinoviociti fibroblasto simili o sinoviociti di tipo fibroblastico (FLS). Fra i vari attori cellulari che possono prendere parte in RA, i FLS sembrano giocare un ruolo fondamentale, contribuendo anche con la produzione di mediatori dell'infiammazione ed enzimi proteolitici che degradano la matrice extracellulare (MMP).
Sono stati selezionati alcuni pazienti con AR nel cui siero sono presenti ACPA a titolo elevato. Gli ACPA sono stati in seguito isolati dal siero mediante cromatografia di affinità su peptidi citrullinati immobilizzati su fase solida. La specificità degli anticorpi purificati è stata poi confermata mediante test ELISA.
Da frammenti di tessuto sinoviale prelevato durante sinoviectomie, in seguito, sono tate approntate colture di (FLS). Tutti gli esperimenti sono stati effettuati al 3°-5° passaggio delle cellule in coltura.
Gli ACPA sono stati incubati a tempi e concentrazioni differenti su sinoviociti prelevati da pazienti con AR oppure con osteoartrosi (OA). Si è poi proceduto a valutare il pattern di citochine prodotte nel supernatante di coltura.
In esperimenti preliminari è stato utilizzato un multiarray specifico per citochine umane ed è stato osservato un notevole aumento di produzione di CCL5/RANTES a seguito dell’incubazione dei FLS con APCA. Ulteriori conferme di questo risultato iniziale sono arrivate mediante ELISA “classico”, basato su anticorpi monoclonali e policlonali specifici per CCL5/RANTES. Il risultato finale ha mostrato che gli ACPA inducono produzione di CCL5/RANTES da parte dei FLS; tale produzione è particolarmente elevata quando i FLS derivano da pazienti con AR.
In parallelo al dosaggio della proteina nel surnatante, è stato dosato mediante RT-PCR l’mRNA codificante CCL5/RANTES ed è stato dimostrato un aumento dopo stimolo con ACPA. Attualmente sono in corso esperimenti atti a valutare il legame degli ACPA ai FLS e i meccanismi coinvolti nelle cascate di fosforilazione.
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