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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10062010-221526


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SALVADORI, MARIKA
URN
etd-10062010-221526
Titolo
Il crocifisso di Castagneto Carducci e l'iconografia del crocifisso doloroso trecentesco
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • Colonia
  • crucifixus dolorosus
  • Camaiore
  • legno
  • croce
  • dolore
  • Giovanni Pisano
  • crocifisso
  • Gherardesca
  • Pisa
  • Passione
  • Misericordia
  • Castagneto Carducci
Data inizio appello
08/11/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2050
Riassunto
L'obiettivo di questa tesi è quello di approfondire i dati e le testimonianze finora raccolti circa il crocifisso di Castagneto Carducci, conservato all'interno della chiesa del SS. crocifisso, la cui custodia è affidata alla Confraternita della Misericordia di Castagneto.
Dopo aver tratteggiato le peculiarità del territorio castagnetano, in rapporto sia alla diocesi di Massa Marittima, definendone l'evoluzione e la formazione del sistema pievano, sia nei collegamenti con la città di Pisa, focalizzando l'attenzione anche sulla famiglia comitale Della Gherardesca, si ha un quadro abbastanza chiaro delle relazioni che intercorrono tra la piccola realtà della Maremma populoniense e la città sull'Arno.
Segue una breve introduzione circa il mondo della bottega medievale, con le sue caratteristiche, le modalità operative, relativamente alla scultura, utile per comprendere maggiormente quale fosse il modus operandi degli scultori medievali.
Quindi l'attenzione viene focalizzata sull'iconografia della Passione, passando in rassegna brevemente sia le sculture e le composizioni di figure che durante il Trecento prendono campo e si diffondono su tutto il territorio nazionale, sia la letteratura e la speculazione filosofica e teologica intorno a Dio e alla Passione di Cristo, leggendo in questo diverso approccio alla religiosità e al rapporto con la divinità una possibile chiave interpretativa per comprendere l'evoluzione e la trasformazione dell'iconografia del crocifisso di dolore.
Quindi viene proposta una sintesi del processo di trasformazione che interessa la tipologia del crucifixus dolorosus: dalla formazione in area tedesca del prototipo, esemplificato dal crocifisso di Santa Maria in Campidoglio di Colonia, durante il Trecento si assiste alla diffusione di questo tipo in tutta Europa, dalla Dalmazia alla Scandinavia, dalla Boemia alla Spagna. Vengono quindi presi in esame gli esemplari conservati in Italia, nei quali emerge la stessa durezza dell'intaglio e un linguaggio fortemente espressivo; in questo panorama composito è possibile individuare alcuni elementi chiave e stili che vengono reiterati in altri esemplari.
Attraverso la definizione del corpus del Maestro del crocifisso di Camaiore, scoperto negli anni Ottanta da Previtali, e che la critica successiva ha tentato di approfondire, aggiungendo opere alla sua bottega, si vuole offrire uno spunto di riflessione per meglio analizzare l'esemplare castagnetano, che la critica precedente ha interpretato come protorinascimentale. Pur scostandosi dal linguaggio secco e geometrico del Maestro di Camaiore, quello di Castagneto può trovare ragionevolmente una sua collocazione entro un panorama artistico composito, stimolato dalla proposta ben più straziante di origine tedesca e chiaramente debitore della lezione di Giovanni Pisano, del quale però sembra soltanto allontanarsi.
Il presente studio tenta di ricostruire le vicende storiche e leggendarie legate al manufatto castagnetano, anche alla luce delle acquisizioni di una recente bibliografia sulla tipologia del crocifisso doloroso, approfondendo i legami con la scultura lucchese e pisana del primo quarto del XIV secolo.
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