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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10052016-224313


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GORI, VERONICA
URN
etd-10052016-224313
Titolo
Analisi sierologica e di biologia molecolare nello screening delle malattie infettive trasmissibili per via ematica nei cani donatori di sangue
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Lubas, George
correlatore Dott.ssa Gavazza, Alessandra
controrelatore Dott.ssa Ebani, Valentina Virginia
Parole chiave
  • biologia molecolare
  • cane
  • donazione di sangue
  • screening per malattie infettive
  • sierologia
Data inizio appello
21/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Linea Guida sulle trasfusioni impone lo screening sierologico e molecolare dei cani donatori per garantire l'esenzione del sangue trasfuso da patologie “blood-borne” trasmissibili. La parte sperimentale della tesi consiste nello screening di un gruppo di cani donatori del CTV- Università di Pisa, senza alterazioni cliniche ed emato-biochimiche, tramite confronto sierologia (IFAT)-analisi molecolare (PCR end point e rtq-PCR) per i patogeni: Babesia spp., E.canis, A.phagocytophilum, L. infantum e H.canis. Lo scopo è verificare, mediante le tecniche molecolari, la presenza dei patogeni nei campioni ad alto titolo anticorpale, confermare i negativi e saggiare le titolazioni dubbie per includere - escludere potenziali donatori. Sono stati scelti 42 campioni di sangue intero congelato, prelevati nel periodo gennaio 2014 -febbraio /marzo 2016 da 29 donatori volontari di sesso, razza ed età diverse. I campioni sono stati scelti in base al risultato al test IFAT per L. infantum, E.canis e A. phagocytophilum, classificati in positivi, negativi e dubbi, e sottoposti ad analisi PCR end- point presso i laboratori del Dipartimento di Scienze Veterinarie. L’analisi è stata estesa anche a Babesia spp. e H.canis, per i quali non è previsto alcun screening sierologico. I campioni positivi alla PCR end point, 11 su 42, sono stati inviati alla “Clinica e Laboratorio Veterinario Privato San Marco “a Padova, per fare analisi rtq-PCR e quantificare la positività riscontrata. Alcuni campioni sono stati inviati anche alla sede di Padova dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie per un ulteriore controllo della ricerca di L. infantum, A. phagocytophilum ed E.canis. I risultati esterni hanno confermato solamente 1 unica positività (quantitativamente debole) per H.canis. Si ritiene quindi che basse titolazioni anticorpali positive, senza alterazioni cliniche e clinico-patologiche e non confermate dalla PCR, non escludono l’impiego di un soggetto come donatore
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