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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10042015-225619


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
GIANFRANCHI, BENEDETTA
URN
etd-10042015-225619
Titolo
Architetture rappresentative di un'identita nazionale: San Giovanni Battista dei Fiorentini, Santa Caterina da Siena dei Senesi e Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi
Settore scientifico disciplinare
ICAR/18
Corso di studi
STORIA, ORIENTALISTICA E STORIA ARTI
Relatori
tutor Prof.ssa Nuti, Lucia
Parole chiave
  • Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi
  • Roma
  • Santa Caterina da Siena dei Senesi
  • San Giovanni Battista dei Fiorentini
  • architettura
  • chiese
  • chiese nazionali
  • fiorentini
  • lucchesi
  • senesi
Data inizio appello
10/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi di Dottorato, relativa alle chiese di San Giovanni Battista dei Fiorentini, di Santa Caterina da Siena dei Senesi e di Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi a Roma, ha preso avvio dalla volontà di offrire una trattazione comparativa sulla tematica delle chiese nazionali.
La scelta di studiare le summenzionate architetture religiose trova ragione nell’essere chiese nazionali rappresentative di comunità toscane. Da una verifica preliminare condotta sull’esistente patrimonio bibliografico e archivistico, è emerso come nel periodo compreso tra il 1450 e il 1650 il fenomeno della nascita e della diffusione delle chiese nazionali abbia vissuto nell’Urbe stagioni differenti: prolifica, nel biennio 1518-1520, quando presero avvio le vicende storico-costruttive di San Giovanni Battista dei Fiorentini (1519) e di Santa Caterina da Siena dei Senesi (1520); ormai compiuta negli anni Trenta del secolo XVII, quando la chiesa di San Bonaventura nel rione Trevi, anticamente dedicata a San Nicola, fu consacrata alla Santa Croce dei Lucchesi (1631).
Questo lavoro si pone la duplice finalità di individuare sia le modalità con cui i Fiorentini, i Senesi e i Lucchesi manifestarono e interpretarono, attraverso le loro chiese, la propria identità nazionale sia i possibili elementi di analogia, di specificità e di contaminazione tra i summenzionati edifici cultuali, in modo da fare luce sui motivi e sui criteri che hanno determinato – sempre nell’ottica di una strategia identitaria – precise scelte urbanistiche, architettoniche e artistiche.