Tesi etd-10042009-164600 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SALATINO, ROSINA
URN
etd-10042009-164600
Titolo
Stato metilativo del promotore del gene MGMT in pazienti affetti da glioblastoma
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
relatore Prof. Danesi, Romano
Parole chiave
- MethylLight PCR
- metilazione del promotore del gene MGMT
Data inizio appello
26/10/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il glioblastoma costituisce l’80% di tutti i gliomi maligni. Tipico dell’età adulta, questo tumore ha un picco massimo di incidenza tra i 50 e i 60 anni, con prevalenza nei maschi (rapporto M:F=3:2) ed è associato ad una prognosi solitamente infausta.
Tra i possibili trattamenti la resezione chirurgica parziale determina un miglioramento soggettivo del paziente. La combinazione con la radioterapia e la chemioterapia, con farmaci alchilanti, si è dimostrata essere in grado di migliorare sia il tipo che la durata della sopravvivenza. Gli alchilanti inseriscono a livello del DNA gruppi alchilici determinandone la rottura con conseguente blocco della proliferazione e della sopravvivenza cellulare.
Una proteina importante per la riparazione dei danni indotti da tali farmaci è la O6-metilguanina-DNA metiltransferasi (MGMT). Una ipermetilazione del promotore di tale gene, con conseguente silenziamento, può determinare una maggiore sensibilità della cellula tumorale al trattamento farmacologico.
Lo scopo della presente tesi è analizzare lo stato metilativo del gene MGMT in pazienti affetti da glioblastoma correlando poi i risultati con le risposte cliniche al trattamento chemioterapico.
Il tessuto tumorale è stato asportato durante resezione chirurgica e successivamente sottoposto al trattamento con TRIZOL per estrarre il DNA. Dopo aver sottoposto i campioni ad un trattamento con il kit MethylSEQr, per trasformare le citosine non metilate in uracile, è stata valutata la sua espressione genica per mezzo della Real-Time PCR.
I 27 pazienti analizzati fino ad oggi hanno dimostrato avere un diverso stato metilativo del gene in studio con valori di PMR (rapporto percentuale di metilazione) compresi tra 50 e 100. Lo studio prevede di ampliare la casistica dei pazienti.
Lo studio ha quindi l’obiettivo di effettuare una diagnosi di metilazione che sarà un possibile indice di maggiore sensibilità ai farmaci citotossici alchilanti e quindi di una prolungata sopravvivenza.
Tra i possibili trattamenti la resezione chirurgica parziale determina un miglioramento soggettivo del paziente. La combinazione con la radioterapia e la chemioterapia, con farmaci alchilanti, si è dimostrata essere in grado di migliorare sia il tipo che la durata della sopravvivenza. Gli alchilanti inseriscono a livello del DNA gruppi alchilici determinandone la rottura con conseguente blocco della proliferazione e della sopravvivenza cellulare.
Una proteina importante per la riparazione dei danni indotti da tali farmaci è la O6-metilguanina-DNA metiltransferasi (MGMT). Una ipermetilazione del promotore di tale gene, con conseguente silenziamento, può determinare una maggiore sensibilità della cellula tumorale al trattamento farmacologico.
Lo scopo della presente tesi è analizzare lo stato metilativo del gene MGMT in pazienti affetti da glioblastoma correlando poi i risultati con le risposte cliniche al trattamento chemioterapico.
Il tessuto tumorale è stato asportato durante resezione chirurgica e successivamente sottoposto al trattamento con TRIZOL per estrarre il DNA. Dopo aver sottoposto i campioni ad un trattamento con il kit MethylSEQr, per trasformare le citosine non metilate in uracile, è stata valutata la sua espressione genica per mezzo della Real-Time PCR.
I 27 pazienti analizzati fino ad oggi hanno dimostrato avere un diverso stato metilativo del gene in studio con valori di PMR (rapporto percentuale di metilazione) compresi tra 50 e 100. Lo studio prevede di ampliare la casistica dei pazienti.
Lo studio ha quindi l’obiettivo di effettuare una diagnosi di metilazione che sarà un possibile indice di maggiore sensibilità ai farmaci citotossici alchilanti e quindi di una prolungata sopravvivenza.
File
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