Tesi etd-10032017-224206 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARSOTTI, ALESSIA
URN
etd-10032017-224206
Titolo
Progettazione e realizzazione di un sito responsive e dell'associata strategia di promozione digitale per un ente culturale
Il caso Certosa di Calci
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
INFORMATICA UMANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Salvatori, Nicoletta
correlatore Prof.ssa Rapisarda, Beatrice
correlatore Prof.ssa Rapisarda, Beatrice
Parole chiave
- content marketing
- promozione digitale
- sito responsive
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel 2016 l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali ha condotto una ricerca sulla digitalizzazione del patrimonio culturale italiano.
I risultati dell’indagine denotano una scarsa capacità promozionale in ambito digitale, con circa il 52% dei musei iscritto ad un solo social network - Facebook 51%, Twitter 31%, Instagram 15% - e solo il 13% è presente su tutte le piattaforme principali.
Gran parte dei 4976 musei, aree archeologiche e monumenti censiti rientra in questo filone negativo, in cui i tassi di adozione di servizi legati alla fruizione di collezioni online (cataloghi, visite virtuali, ecc) e onsite (QRcode, sistemi di prossimità, app, ecc) è inferiore al 20%.
Tuttavia non possiamo non notare che, anche se molto lentamente, molti musei hanno deciso di trasformarsi, valorizzando il proprio patrimonio mediante nuove modalità di fruizione, che sfruttino l’innovazione digitale come motore propulsore per il rinnovamento del settore culturale.
Un esempio di questa nuovo interesse verso forme di promozione e di comunicazione digitale è rappresentato dalla piccola realtà della Certosa Monumentale di Calci.
L’ex monastero, fondato nel 1367 e dichiarato monumento d’arte nel 1874, rientra nel 10% di musei che non possiedono un sito web, è escluso da quel 19% di istituzioni in grado di offrire al visitatore una connessione wi-fi gratuita e dal 13-14% degli enti che consentono la consultazione di un catalogo accessibile dal sito web e/o la possibilità di visita virtuale.
Lo studio dei punti di forza e di debolezza della Certosa (analisi SWOT), coadiuvati dall’analisi delle reali possibilità offerte dalla struttura in termini logistici (mancanza di wi-fi) ed economici, hanno condotto alla realizzazione di una strategia di promozione digitale basata sull’implementazione di un sito web e su una ottimizzata gestione dei social, che rendesse il portale un punto di riferimento per l’organizzazione della visita e per il download di materiale fruibile offline in loco.
Il sito, realizzato con WordPress, è completamente responsivo e la sua organizzazione interna è stata pensata per offrire un’esperienza utente che permettesse un’interazione con i contenuti il più intuitiva possibile.
L’indagine dell’Osservatorio, infatti, ha rilevato che del 57% dei musei che hanno un sito web solo il 21% presenta in home page chiare call to action, e solamente nel 51% dei casi vi è un evidente collegamento ai profili social.
Con particolare attenzione per gli argomenti trattati, inoltre, si è scelto un approccio di tipo content first per la realizzazione e l’organizzazione di tutto il materiale visuale e testuale, in modo da offrire all’utente contenuti di valore che creassero coinvolgimento.
A tal proposito, data la variegata tipologia dell’utenza della Certosa Monumentale, comprendente visitatori singoli, famiglie, disabili, gruppi e turisti internazionali, sono stati creati contenuti multilingua ed indirizzati a determinate tipologie di utenti, contrariamente a quanto accade a livello nazionale in cui il 54% dei siti museali è soltanto in italiano e il 20% degli enti non offre contenuti diversificati.
Infine per ovviare alla mancanza di wi-fi all’interno del complesso monumentale, e per superare i limiti posti dalle risorse a disposizione, è stata realizzata, con il software PubCoder, una risorsa scaricabile direttamente dal sito e consultabile offline tramite smartphone e tablet, che costituisse un supporto alle informazioni fornite durante la visita in loco.
L’intera strategia di promozione digitale si è posta come obiettivo principale il miglioramento della visibilità della Certosa Monumentale, molto spesso confusa con l’adiacente Museo di Storia Naturale e del Territorio, realtà distinta ma compresente all’ex monastero fin dal 1986.
Tale coesistenza può essere sfruttata, con un’adeguata e coordinata opera di comunicazione e promozione, da entrambi gli enti, che potranno offrire all’utente un’esperienza culturale ricca e diversificata all’interno del complesso certosino.
La presente trattazione descrive attentamente le fasi di progettazione e realizzazione dell'intero progetto digitale.
La prima sezione raccoglie le informazioni storiche sulla Certosa, dalla fondazione fino alla recente suddivisione tra Museo di Storia Naturale e del Territorio e il Museo della Certosa Monumentale, passando attraverso i numerosi rifacimenti e ricostruzioni.
Per comprendere al meglio lo stile di vita eremitico e cenobitico dei monaci è stato necessario approfondire lo studio della struttura del complesso, in modo da poter organizzare al meglio le sezioni del sito dedicate agli ambienti certosini.
Nel secondo capitolo è stato analizzato lo stato dell’arte del complesso, di cui sono stati approfonditi i punti di forza e di debolezza, le esigenze e le reali possibilità, con particolare attenzione allo studio dell’utenza.
Contestualmente a queste valutazioni è stato indagato il settore culturale di riferimento, in cui la Reggia di Caserta e la Venaria Reale sono state individuate come i due enti nazionali da cui trarre spunto, nel bene e nel male, per una strategia digitale efficace.
Dopo aver inquadrato il contesto di progettazione e realizzazione, si è passati allo sviluppo di una strategia.
In questa fase è stata proposta alla Direttrice D’Aniello la realizzazione di un sito responsive, coadiuvato da una gestione ottimizzata dei social e dalla realizzazione di una risorsa multimediale scaricabile dal portale.
L’intero sistema si basa saldamente sui concetti di content marketing e storytelling, in cui un’accurata scelta e realizzazione dei contenuti, con particolare attenzione a quelli visuali, costituisce l’elemento principale di tutta la strategia.
Nel capitolo successivo, infine, si passa alla descrizione dettagliata della realizzazione concreta del sito e dell’ebook. Nelle sottosezioni si da ragione dei software e degli strumenti utilizzati, dell’organizzazione strutturale e del tema scelto, sia per il sito che per l’ebook, con uno sguardo approfondito sulle funzionalità implementate nel portale.
I risultati dell’indagine denotano una scarsa capacità promozionale in ambito digitale, con circa il 52% dei musei iscritto ad un solo social network - Facebook 51%, Twitter 31%, Instagram 15% - e solo il 13% è presente su tutte le piattaforme principali.
Gran parte dei 4976 musei, aree archeologiche e monumenti censiti rientra in questo filone negativo, in cui i tassi di adozione di servizi legati alla fruizione di collezioni online (cataloghi, visite virtuali, ecc) e onsite (QRcode, sistemi di prossimità, app, ecc) è inferiore al 20%.
Tuttavia non possiamo non notare che, anche se molto lentamente, molti musei hanno deciso di trasformarsi, valorizzando il proprio patrimonio mediante nuove modalità di fruizione, che sfruttino l’innovazione digitale come motore propulsore per il rinnovamento del settore culturale.
Un esempio di questa nuovo interesse verso forme di promozione e di comunicazione digitale è rappresentato dalla piccola realtà della Certosa Monumentale di Calci.
L’ex monastero, fondato nel 1367 e dichiarato monumento d’arte nel 1874, rientra nel 10% di musei che non possiedono un sito web, è escluso da quel 19% di istituzioni in grado di offrire al visitatore una connessione wi-fi gratuita e dal 13-14% degli enti che consentono la consultazione di un catalogo accessibile dal sito web e/o la possibilità di visita virtuale.
Lo studio dei punti di forza e di debolezza della Certosa (analisi SWOT), coadiuvati dall’analisi delle reali possibilità offerte dalla struttura in termini logistici (mancanza di wi-fi) ed economici, hanno condotto alla realizzazione di una strategia di promozione digitale basata sull’implementazione di un sito web e su una ottimizzata gestione dei social, che rendesse il portale un punto di riferimento per l’organizzazione della visita e per il download di materiale fruibile offline in loco.
Il sito, realizzato con WordPress, è completamente responsivo e la sua organizzazione interna è stata pensata per offrire un’esperienza utente che permettesse un’interazione con i contenuti il più intuitiva possibile.
L’indagine dell’Osservatorio, infatti, ha rilevato che del 57% dei musei che hanno un sito web solo il 21% presenta in home page chiare call to action, e solamente nel 51% dei casi vi è un evidente collegamento ai profili social.
Con particolare attenzione per gli argomenti trattati, inoltre, si è scelto un approccio di tipo content first per la realizzazione e l’organizzazione di tutto il materiale visuale e testuale, in modo da offrire all’utente contenuti di valore che creassero coinvolgimento.
A tal proposito, data la variegata tipologia dell’utenza della Certosa Monumentale, comprendente visitatori singoli, famiglie, disabili, gruppi e turisti internazionali, sono stati creati contenuti multilingua ed indirizzati a determinate tipologie di utenti, contrariamente a quanto accade a livello nazionale in cui il 54% dei siti museali è soltanto in italiano e il 20% degli enti non offre contenuti diversificati.
Infine per ovviare alla mancanza di wi-fi all’interno del complesso monumentale, e per superare i limiti posti dalle risorse a disposizione, è stata realizzata, con il software PubCoder, una risorsa scaricabile direttamente dal sito e consultabile offline tramite smartphone e tablet, che costituisse un supporto alle informazioni fornite durante la visita in loco.
L’intera strategia di promozione digitale si è posta come obiettivo principale il miglioramento della visibilità della Certosa Monumentale, molto spesso confusa con l’adiacente Museo di Storia Naturale e del Territorio, realtà distinta ma compresente all’ex monastero fin dal 1986.
Tale coesistenza può essere sfruttata, con un’adeguata e coordinata opera di comunicazione e promozione, da entrambi gli enti, che potranno offrire all’utente un’esperienza culturale ricca e diversificata all’interno del complesso certosino.
La presente trattazione descrive attentamente le fasi di progettazione e realizzazione dell'intero progetto digitale.
La prima sezione raccoglie le informazioni storiche sulla Certosa, dalla fondazione fino alla recente suddivisione tra Museo di Storia Naturale e del Territorio e il Museo della Certosa Monumentale, passando attraverso i numerosi rifacimenti e ricostruzioni.
Per comprendere al meglio lo stile di vita eremitico e cenobitico dei monaci è stato necessario approfondire lo studio della struttura del complesso, in modo da poter organizzare al meglio le sezioni del sito dedicate agli ambienti certosini.
Nel secondo capitolo è stato analizzato lo stato dell’arte del complesso, di cui sono stati approfonditi i punti di forza e di debolezza, le esigenze e le reali possibilità, con particolare attenzione allo studio dell’utenza.
Contestualmente a queste valutazioni è stato indagato il settore culturale di riferimento, in cui la Reggia di Caserta e la Venaria Reale sono state individuate come i due enti nazionali da cui trarre spunto, nel bene e nel male, per una strategia digitale efficace.
Dopo aver inquadrato il contesto di progettazione e realizzazione, si è passati allo sviluppo di una strategia.
In questa fase è stata proposta alla Direttrice D’Aniello la realizzazione di un sito responsive, coadiuvato da una gestione ottimizzata dei social e dalla realizzazione di una risorsa multimediale scaricabile dal portale.
L’intero sistema si basa saldamente sui concetti di content marketing e storytelling, in cui un’accurata scelta e realizzazione dei contenuti, con particolare attenzione a quelli visuali, costituisce l’elemento principale di tutta la strategia.
Nel capitolo successivo, infine, si passa alla descrizione dettagliata della realizzazione concreta del sito e dell’ebook. Nelle sottosezioni si da ragione dei software e degli strumenti utilizzati, dell’organizzazione strutturale e del tema scelto, sia per il sito che per l’ebook, con uno sguardo approfondito sulle funzionalità implementate nel portale.
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