• retto-sigma
• resezione
• carcinoma ovarico

La chirurgia di debulking ottimale è il più importante fattore di sopravvivenza
in pazienti affetti da carcinoma ovarico avanzato o recidivo. È richiesto un intervento di citoriduzione massimale perché il carcinoma ovarico epiteliale
mostra una diffusione intraperitoneale in aree dove l'ascite ristagna inclusa la
scanalatura paracolica, la cupola del diaframma, l'omento e la cavità pelvica.
Il colon rettosigmoideo in particolare è anatomicamente molto vicino agli organi
genitali femminili e quindi frequentemente interessato dalla diffusione pelvica del carcinoma dell’ovaio. In queste condizioni, la semplice peritonectomia del Duglas o lo shaving peritoneale del sigma e del retto intraperitoneale, possono non essere sufficienti per il raggiungimento di un debulking ottimale. Quest’ultimo può essere ottenuto solo mediante una resezione del sigma e del retto intraperitoneale. Lo scopo di questa tesi è stato quello di analizzare una serie di 33 pazienti con carcinoma ovarico primario o recidivo esteso al colon-retto, valutando la strategia chirurgica eseguita, le complicanze registrate e i risultati ottenuti in seguito a resezione sigmoido-rettale. I pazienti sono stati trattati in sinergia da una stessa equipe di ginecologi e chirurghi. In particolare sono stati analizzati i risultati relativi al tipo di resezione del retto-sigma e alla possibilità di eseguire, dopo la resezione, un’anastomosi colo-rettale immediata con o senza ileostomia temporanea di protezione.