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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10012009-133324


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SERI, GIADA
URN
etd-10012009-133324
Titolo
La procalcitonina come marker precoce delle infezioni delle vie urinarie nei pazienti critici
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
correlatore Dott. Forfori, Francesco
relatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
  • infezioni urinarie
  • procalcitonina
Data inizio appello
20/10/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2049
Riassunto
Le infezioni delle vie urinarie associate all’uso di catetere vescicale rappresentano la seconda causa più frequente di infezioni associate a dispositivi medici. Clinicamente l’infezione urinaria si presenta con febbre, disuria, pollachiuria, urgenza minzionale, dolore lombare di modesta entità. La sintomatologia clinica non sempre è sufficiente a porre diagnosi soprattutto nelle unità di terapia intensiva, dove spesso il paziente non è in grado di comunicare la sua sintomatologia. Sono quindi necessarie le indagini di laboratorio sia al fine di isolare gli agenti patogeni coinvolti, sia per valutare eventuali complicanze e individuare terapie specifiche.
Il gold standard di diagnosi di infezioni delle vie urinarie è l’urinocoltura. Questo esame permette di isolare il batterio responsabile di infezione e valutarne grazie all’antibiogramma la sensibilità o la resistenza agli antibiotici. I tempi richiesti affinchè si abbia l’esito dell’urinocoltura variano da 24 a 48 ore a seconda della specie microbica coinvolta. Così spesso viene intrapresa una terapia empirica, basata sul solo sospetto clinico, che può risultare nei pazienti con urinocoltura negativa una terapia del tutto superflua.
La procalcitonina è un proormone polipeptidico che nel corso di infezioni batteriche viene prodotta dalla maggior parte degli organi del corpo, facendo si che la procalcitonina rilasciata nel circolo ematico aumenti.
In corso di infezione d’organo, sepsi o shock settico, la procalcitonina plasmatica risulta invariabilmente elevata. Lo studio intende valutare il ruolo della procalcitonina nell’ambito del paziente critico con sospetto di infezione delle vie urinarie.

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