Tesi etd-10012009-122706 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ROAS, LAURA
URN
etd-10012009-122706
Titolo
ELEMENTI DI INTERESSE MEDICO LEGALE NEL SOPRALLUOGO GIUDIZIARIO
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Domenici, Ranieri
Parole chiave
- Bloodstain pattern analysis
- esame tracce ematiche
- metodologia del sopralluogo medico-legale
- Sopralluogo giudiziario
Data inizio appello
20/10/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il sopralluogo giudiziario è la risultante di un complesso di operazioni, condotte con metodologia scientifica, finalizzate ad individuare, raccogliere e fissare tutti gli elementi utili alla ricostruzione dell’evento ed all’identificazione dell’eventuale reo. Tale momento rappresenta dunque inevitabilmente il punto di partenza di fondamentale importanza ai fini della comprensione dell’evento criminoso.
Esso ha, pertanto, un duplice scopo: l’identificazione e la determinazione del contenuto dell’ambiente dove si è verificato presumibilmente il reato e la ricerca delle prove del reato e delle tracce di chi lo ha commesso. Con l’evoluzione delle scienze, in genere, tuttavia, il potenziale del lavoro effettuabile sul luogo del delitto, finalizzato ad ottenere in breve tempo il maggior numero di dati possibile, è notevolmente aumentato. Ora, non solo si deve prospettare la presenza del medico-legale sulla scena del crimine, al fine di fornire iniziali ipotesi su causa e modalità della morte, ma anche quella di un gruppo nutrito di esperti in scienze forensi. La scena del crimine non si estingue in quella presente nell’immaginario collettivo: un cadavere rinvenuto all’interno di un appartamento, scannato, magari con segni di violenza sessuale. Ma scene del crimine riguardano anche il rinvenimento di cadaveri carbonizzati, di cadaveri in aperta campagna, talvolta in avanzato stato di decomposizione o, addirittura, di resti scheletrici occultati in fosse scavate decenni prima nell’hinterland delle grandi metropoli. Dunque è necessario formare e reclutare specialisti quali l’antropologo forense, il botanico forense, lo specialista in tracce ematiche, e così via. Il responsabile della scena del crimine dovrà quindi coordinare gli esperti al fine di ottimizzare la qualità e la quantità di informazioni immediatamente disponibili sul luogo. Tutto ciò può essere ulteriormente potenziato dall’ausilio di tecniche informatiche oggi a disposizione che, sempre indirizzate dalle conoscenze scientifiche forensi, aiutino a rendere la scena del crimine un vero “ritratto”, addirittura rivisitabile, e a ricostruire la dinamica degli eventi. Questo argomento è forse ancora nota dolente per il sistema italiano che non prevede l’addestramento di specialisti nei singoli campi delle scienze forensi, se non in modo del tutto sperimentale; esistono comunque linee guida per il sopralluogo medico legale redatte da enti quali il GIPF (Gruppo italiano di patologia forense) alle quali il medico può attingere per avere un quadro chiaro di come si debbano svolgere le varie parti del sopralluogo.
Le indagini tecniche prevedono due fasi distinte, la fase del rilevamento e quella dell’accertamento. La fase del rilevamento è quella in cui sostanzialmente si effettua la “ricerca degli indizi”, quella cioè in cui gli operatori di polizia scientifica si limitano alla acquisizione dei dati e degli elementi materiali, senza alcuna elaborazione o valutazione critica degli stessi; mentre attraverso la fase dell’accertamento, gli indizi si trasformano in prove mediante procedimenti analitici e metodiche di laboratorio.
Gli indizi sono solitamente classificati in determinabili e indeterminabili.
Per indizi determinabili vengono intesi quelli che, per la loro evidente natura fisica e struttura,possono essere identificati grazie a un semplice, ma sempre attento, esame ad occhio nudo o con l’ausilio di lenti d’ingrandimento. Essi in genere esprimono una relazione con l’oggetto o la persona che li hanno prodotti e il loro rilevamento permette di determinarne immediatamente la natura; si pensi alle impronte digitali, ai bossoli, alle scritture e così via. Gli indizi cosiddetti indeterminabili, invece, sono quelli la cui natura o struttura può essere rilevata solo da analisi complete di laboratorio; si pensi a pillole sconosciute a sostanze di varia natura depositate sul fondo di bicchieri o a macchie di sostanze organiche o inorganiche.
Compito del medico legale è quindi identificare tali indizi e procedere al loro campionamento in modo chiaro e dettagliato tanto da potersene avvalere successivamente nel corso delle indagini.
Da quanto appena descritto si evince come il momento del sopralluogo sia atto di fondamentale importanza contrassegnata dalla sua irriproducibilità nella raccolta di indizi che successivamente potrebbero essere persi o alterati irrimediabilmente.
Esso ha, pertanto, un duplice scopo: l’identificazione e la determinazione del contenuto dell’ambiente dove si è verificato presumibilmente il reato e la ricerca delle prove del reato e delle tracce di chi lo ha commesso. Con l’evoluzione delle scienze, in genere, tuttavia, il potenziale del lavoro effettuabile sul luogo del delitto, finalizzato ad ottenere in breve tempo il maggior numero di dati possibile, è notevolmente aumentato. Ora, non solo si deve prospettare la presenza del medico-legale sulla scena del crimine, al fine di fornire iniziali ipotesi su causa e modalità della morte, ma anche quella di un gruppo nutrito di esperti in scienze forensi. La scena del crimine non si estingue in quella presente nell’immaginario collettivo: un cadavere rinvenuto all’interno di un appartamento, scannato, magari con segni di violenza sessuale. Ma scene del crimine riguardano anche il rinvenimento di cadaveri carbonizzati, di cadaveri in aperta campagna, talvolta in avanzato stato di decomposizione o, addirittura, di resti scheletrici occultati in fosse scavate decenni prima nell’hinterland delle grandi metropoli. Dunque è necessario formare e reclutare specialisti quali l’antropologo forense, il botanico forense, lo specialista in tracce ematiche, e così via. Il responsabile della scena del crimine dovrà quindi coordinare gli esperti al fine di ottimizzare la qualità e la quantità di informazioni immediatamente disponibili sul luogo. Tutto ciò può essere ulteriormente potenziato dall’ausilio di tecniche informatiche oggi a disposizione che, sempre indirizzate dalle conoscenze scientifiche forensi, aiutino a rendere la scena del crimine un vero “ritratto”, addirittura rivisitabile, e a ricostruire la dinamica degli eventi. Questo argomento è forse ancora nota dolente per il sistema italiano che non prevede l’addestramento di specialisti nei singoli campi delle scienze forensi, se non in modo del tutto sperimentale; esistono comunque linee guida per il sopralluogo medico legale redatte da enti quali il GIPF (Gruppo italiano di patologia forense) alle quali il medico può attingere per avere un quadro chiaro di come si debbano svolgere le varie parti del sopralluogo.
Le indagini tecniche prevedono due fasi distinte, la fase del rilevamento e quella dell’accertamento. La fase del rilevamento è quella in cui sostanzialmente si effettua la “ricerca degli indizi”, quella cioè in cui gli operatori di polizia scientifica si limitano alla acquisizione dei dati e degli elementi materiali, senza alcuna elaborazione o valutazione critica degli stessi; mentre attraverso la fase dell’accertamento, gli indizi si trasformano in prove mediante procedimenti analitici e metodiche di laboratorio.
Gli indizi sono solitamente classificati in determinabili e indeterminabili.
Per indizi determinabili vengono intesi quelli che, per la loro evidente natura fisica e struttura,possono essere identificati grazie a un semplice, ma sempre attento, esame ad occhio nudo o con l’ausilio di lenti d’ingrandimento. Essi in genere esprimono una relazione con l’oggetto o la persona che li hanno prodotti e il loro rilevamento permette di determinarne immediatamente la natura; si pensi alle impronte digitali, ai bossoli, alle scritture e così via. Gli indizi cosiddetti indeterminabili, invece, sono quelli la cui natura o struttura può essere rilevata solo da analisi complete di laboratorio; si pensi a pillole sconosciute a sostanze di varia natura depositate sul fondo di bicchieri o a macchie di sostanze organiche o inorganiche.
Compito del medico legale è quindi identificare tali indizi e procedere al loro campionamento in modo chiaro e dettagliato tanto da potersene avvalere successivamente nel corso delle indagini.
Da quanto appena descritto si evince come il momento del sopralluogo sia atto di fondamentale importanza contrassegnata dalla sua irriproducibilità nella raccolta di indizi che successivamente potrebbero essere persi o alterati irrimediabilmente.
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