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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09302012-113809


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
FICHI, GIANLUCA
URN
etd-09302012-113809
Titolo
Ricerca di Rickettsia del gruppo "Spotted Fever" in zecche antropofile raccolte in Toscana e Liguria
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
SANITA' ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE
Relatori
relatore Dott. Selmi, Marco
relatore Dott.ssa Ebani, Valentina Virginia
Parole chiave
  • Tuscany
  • tick
  • Rickettsia Spotted Fever Group
  • R. monacensis
  • Liguria
Data inizio appello
19/10/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abstract
Several tick-borne rickettsiae cause human diseases and, in the last years, the increased use of molecular-based identification methods has resulted in new spotted fever group rickettsiae being characterized in ixodid ticks throughout Europe. To ascertain the Rickettsia Spotted Fever Group (SFG) that threatens people’s health, during March 2012- September 2012 the infection by SFG rickettsiae in tick species that bit humans and in host-seeking ticks was investigated in several areas of Tuscany and Liguria coast, Italy. After the identification of the tick, the DNA was extracted and the samples were investigated for gltA and rompA gene. Successful DNA extraction was verified using PCR for mitochondrial 16S rDNA sequences of hard and soft ticks. Specie identification was performed by sequence analysis and alignment with existing sequences in GenBank. Ticks belonging to following species were analysed: Dermacentor marginatus, Haemaphysalis punctata, Hyalomma marginatum, Ixodes ricinus, Ixodes (Pholeoixodes) hexagonus, Rhipicephalus sanguineus and R. turanicus. Of 76 ticks removed from patients in Liguria and Tuscany hospitals, 18 (32.14%, 95% C. I. 19.91–44.37) resulted positive for Rickettsia SFG DNA. R. monacensis was the most amplified (n=8, 14.29%, 95% C. I. 5.12–23.45), followed by R. helvetica (n=5, 8.93%, 95% C. I. 1.96–16.40) and Rickettsia sp. CyRtu43S (n=1). A total of 442 host-seeking tick specimens were collected by dragging vegetation, corresponding to 444 nymphs (92.12%), 24 females (4.98%), and 11 males (2.28%). The adults were analysed singularly while the nymphs were analysed in pool of three subjects of the same species. In total of 186 samples amplified, 60 resulted positive for R. monacensis (32.26%, 95% C. I. 25.54–38.98) and 9 for R. helvetica (4.84%, 95% C. I. 1.75–7.92). Two male of D. marginatus resulted positive for R. slovaca and one female of R. turanicus for R. massiliae. R. bellii was amplified from an I. ricinus nymph. Of 404 I. ricinus nymphs analysed, 22.89% (95% C. I. 18.78–26.99) resulted positive for Rickettsia SFG DNA. The southern provinces of Tuscany (Leghorn and Pisa) showed the highest prevalence, respectively 41.52%, (I.C. 95% 29.05–53.99) and 35.63% (I.C. 95% 21.64–49.63).

Riassunto
Molte rickettsie, trasmesse da morso di zecca, causano malattie nell’uomo e negli ultimi anni l’aumento dell’utilizzo di metodiche diagnostiche basate sull’analisi molecolare ha permesso la caratterizzazione di nuove rickettsie del gruppo Spotted Fever (SFG) in zecche della famiglia Ixodidae in tutta Europa. Per accertare le rickettsie SFG che minacciano la salute pubblica, tra marzo e settembre 2012, sono stati analizzati per ricerca di DNA di Rickettsia SFG campioni di zecche raccolte nella zona costiera delle regioni Toscana e Liguria e provenienti da tre flussi: flusso centrale (zecche derivate da pazienti dal pronto soccorso), monitoraggio ambientale (zecche raccolte in habitat) e flusso periferico (zecche raccolte da utenza sensibilizzata). La presenza di DNA di Rickettsia SFG nei campioni di zecca e stata ricercata utilizzando primer specifici per un frammento della regione gltA codificante per il gene della citrato sintetasi e per un frammento della regione rompA codificante per l’antigene di superficie OmpA. Come controllo di processo è stato utilizzato un frammento del DNA ribosomiale 16S specifico per le zecche. L’identificazione di specie è stata effettuata mediante analisi delle sequenze e allineamento con le sequenze presenti in GenBank. Le zecche analizzate appartenevano alle seguenti specie: Dermacentor marginatus, Haemaphysalis punctata, Hyalomma marginatum, Ixodes ricinus, Ixodes (Pholeoixodes) hexagonus, Rhipicephalus sanguineus and R. turanicus. Dei 76 campioni prelevati da paziente negli ospedali della Liguria e della Toscana, 18 (32,14%, I. C. 95% 19,91–44,37) sono risultati positivi per DNA di Rickettsia SFG. R. monacensis è stata, tra le diverse specie di Rickettsia SFG presenti in questi campioni, quella più frequentemente rilevata mediante PCR (n=8, 14,29%, I.C. 95% 5,12–23,45), seguita da R. helvetica (n=5, 8,93%, I.C. 95% 1,96–16,40) e Rickettsia sp. CyRtu43S (n=1). Un totale di 442 campioni di zecca in cerca di ospite sono stati raccolti mediante dragging, corrispondenti a 444 ninfe (92.12%), 24 femmine (4.98%) e 11 maschi (2.28%). Gli adulti sono stati analizzati singolarmente mentre le ninfe sono state analizzate in pool di tre soggetti della stessa specie. In totale dei 186 campioni amplificati, 60 sono risultati positivi per R. monacensis (32,26%, I. C. 95% 25,54–38,98) e 9 per R. helvetica (4,84%, I. C. 95% 1,75–7,92). Due maschi di D. marginatus sono risultati positive per R. slovaca e una femmina di R. turanicus è risultata positiva per R. massiliae. Un campione di I. ricinus ninfa ha presentato amplificato di R. bellii per il gene gltA. Delle 404 ninfe di I. ricinus analizzate il 22.89% (I. C. 95% 18.78–26.99) è risultato positive per Rickettsia SFG. Le province di Livorno e Pisa hanno presentato la prevalenza più alta, rispettivamente del 41.52% (I. C. 95% 29,05–53,99) e del 35,63% (I.C. 95% 21,64–49,63).
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