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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09302010-160732


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MATTEUCCI, GAIA
URN
etd-09302010-160732
Titolo
Disturbi del sonno e performance psicofisiche nella sorveglianza sanitaria di un gruppo di autisti di mezzi pubblici.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Foddis, Rudy
Parole chiave
  • lavoro a turni
  • sonnolena
Data inizio appello
19/10/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/10/2050
Riassunto
È stata condotta un’indagine sanitaria su un gruppo di lavoratori di un'azienda di trasporti urbani ed extra urbani del centro Italia. L’indagine ha l’obbiettivo di valutare l’importanza dello studio dei disturbi del sonno e delle performance psicofisiche durante la sorveglianza sanitaria di questo gruppo di autisti.
Sono stati esaminati 445 lavoratori, 336 di sesso maschile e 9 di sesso femminile, suddivisi in due gruppi a seconda della mansione lavorativa: autisti (N=401) e meccanici (N=44). L'età media dei 445 soggetti è risultata pari a 41,6 (DS 8,1; range 24-61), il BMI medio è risultato 26 con DS 3,5 e range 19-44. La popolazione femminile e quella dei meccanici sono state escluse dall'indagine a causa delle diverse caratteristiche lavorative per i meccanici e delle grosse differenze numeriche, per il genere femminile.
Sono stati somministrati i seguenti strumenti d'indagine: questionario di Berlino, questionario Epworth Sleepiness Scale, questionario AIMS, test d'intelligenza WAIS-R ed esame dei tempi di reazione (TR). Sono stati analizzati, inoltre, i sinistri e gli infortuni riguardanti il quinquennio 2005-2009 ed è stata indagata la relazione tra questi e le alterazioni del sonno e delle performance psicofisiche. La finestra escludeva i casi dei lavoratori assunti da meno di 5 anni perché fuori dal periodo di osservazione dei sinistri e degli infortuni.
La restante popolazione di 311 soggetti sottoposta ad indagine è stata suddivisa in 4 gruppi in base al numero di sinistri con o senza infortuni dei singoli soggetti, avvenuti nel quinquennio 2005-2009: nel primo gruppo (N=49) sono stati inseriti i soggetti con numero di incidenti maggiore od uguale a dieci, nel secondo (N=111) quelli con numero di incidenti compreso tra 5 e 9, nel terzo gruppo (N=125) sono stati inseriti i soggetti con meno di cinque incidenti e nel quarto gruppo (N=26) i soggetti con nessun incidente. Sono stati analizzati alcuni parametri utili per interpretare l'eziologia degli infortuni e dei sinistri nei quattro gruppi e sono stati ottenuti i seguenti risultati: nel primo gruppo è risultata maggiore la prevalenza sia di patologie del sonno, sia di patologie psichiatriche; nel primo gruppo la percentuale di soggetti positivi al test Berlin e al test Epworth è risultata più elevata rispetto agli altri gruppi; nel primo gruppo è anche risultata maggiore la media dei TR ed inferiore la media del punteggio ottenuto al test “disegno con i cubi” della batteria WAIS; il BMI medio del primo gruppo e risultato maggiore di quello degli altri come maggiore è risultata la percentuale di individui che assumono antistaminici; infine, l'età media e l'anzianità lavorativa sono risultate minori nel primo gruppo rispetto agli altri.
Il numero medio degli infortuni è risultato essere più alto, in maniera statisticamente significativa nel gruppo dei soggetti con parametri alterati riguardanti la qualità del sonno, in coloro che hanno totalizzato un punteggio significativo per sonnolenza diurna alla scala Epworth, così come nel gruppo dei soggetti con almeno tre fattori di rischio per la vigilanza diurna, rispetto ad un gruppo interno di controllo. Inoltre anche la media dei soli sinistri, ma non degli infortuni, nel gruppo totalizzante un punteggio borderline alla scala Epworth, quindi in soggetti non francamente patologici per patologie del sonno, è risultata essere significativamente più alta rispetto al gruppo di controllo interno.
I risultati ottenuti dall'analisi della popolazione in studio hanno evidenziato come alterazioni del sonno siano associate ad un incremento di rischio per sinistri con o senza infortuni. Inoltre, tali risultati suggeriscono che gli stessi strumenti impiegati nella presente tesi per la valutazione di disturbi del sonno o di fattori di rischio per patologie del sonno possono essere utilmente impiegati in protocolli di sorveglianza sanitaria di questa categoria di lavoratori, al fine di poter mettere in atto strategie preventive in soggetti a maggior rischio.
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