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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09292016-112637


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PORTULANO, CHIARA
URN
etd-09292016-112637
Titolo
Spettro Autistico sottosoglia e Spettro Post-Traumatico da Stress in un campione di pazienti fibromialgici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
Parole chiave
  • Fibromialgia
  • Spettro Post-Traumatico da Stress
  • PTSD
  • Disturbo dello Spettro autistico
  • Spettro Sottosoglia dell'Autismo dell'Adulto
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, cronico, spesso accompagnato da affaticamento, disturbi cognitivi e sintomi psichiatrici. I pazienti lamentano astenia, disturbi del sonno, ansia, depressione, problemi di concentrazione e di memoria, indolenzimento, aumentata sensibilità al dolore con allodinia e iperalgesia, rigidità in tutto il corpo, senza che vi sia evidenza di anormalità “strutturali” in muscoli, legamenti o articolazioni. La fibromialgia è stata correlata ad una più grave disabilità nelle attività quotidiane rispetto ad altre malattie reumatiche, oltre ad avere un impatto negativo su quasi tutti gli aspetti della qualità vita connessi alla salute.
Nonostante numerose ricerche, la patogenesi del dolore nella sindrome fibromialgica non è stata completamente compresa, e un crescente interesse è stato dedicato al ruolo delle comorbidità psichiatriche. I pazienti con fibromialgia, infatti, presentano multipli disturbi mentali, tra cui il Disturbo Depressivo Maggiore, il Disturbo Bipolare, il Disturbo di Panico e la Fobia Sociale, riportando tassi di prevalenza rispettivamente del 62%, 11%, 29% e 19%.
Il Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) è una particolare condizione psicopatologica che insorge in seguito all'esposizione, sia diretta che indiretta, ad avvenimenti traumatici, portando alla comparsa e alla persistenza, ad almeno un mese di distanza dall'esposizione stessa, di una costellazione di sintomi clinici che si rivelano essere, spesso, profondamente invalidanti e tendenzialmente cronici. Il PTSD si struttura in 4 cluster sintomatologici, rappresentati da sintomi intrusivi (rievocazione dell’evento traumatico), condotte di evitamento riguardanti situazioni associate al trauma, ottundimento emotivo ed affettivo e iperarousal, ad esempio sottoforma di insonnia e ipervigilanza (APA 2013). Numerosi studi hanno evidenziato l’importanza anche di forme parziali di PTSD che, pur non soddisfacendo completamente i criteri diagnostici di PTSD, sono caratterizzate da un profondo malessere soggettivo e compromissione significativa del funzionamento socio-lavorativo. Proprio per questo, è stato introdotto il concetto di PTSD parziale (partial PTSD) o sottosoglia (“subthreshold” o “subsyndromal”). Recentemente, all’interno di un progetto internazionale di collaborazione tra ricercatori di Pisa e della Columbia University di New York, del Western Psychiatric Institute and Clinic dell'Università di Pittsburgh e dell'Università della California S. Diego, denominato “Spectrum Project”, è stato sviluppato lo Spettro Post-Traumatico da Stress (L. Dell'Osso, Carmassi, Massimetti, et al., 2011; L. Dell'Osso, Carmassi, Rucci, Conversano, et al., 2009; L. Dell'osso et al., 2008), un approccio multidimensionale al PTSD che esplora non solo gli eventi potenzialmente traumatici, inclusi gli eventi “low magnitude”, ma anche la reazione acuta o peri-traumatica e la dimensione dei sintomi post-traumatici, ponendo attenzione alle condizioni sottosoglia e ai tratti temperamentali e di personalità come fattori di rischio per lo sviluppo del disturbo.
Moltissimi studi hanno descritto una maggiore frequenza e una più grave sintomatologia della fibromialgia tra i pazienti con PTSD, e viceversa, molti studi hanno indagato esposizioni a traumi e PTSD in campioni di pazienti affetti da fibromialgia, mostrando una notevole percentuale (il 57%) di pazienti che abbracciava i criteri per il PTSD (Cohen et al., 2002; Sherman, Turk, & Okifuji, 2000). Gli eventi traumatici, quindi, sono stati fortemente associati all'insorgenza ed esacerbazione della malattia, nonché predisponenti a più alti livelli di disagio e disabilità funzionale tra i pazienti. Uno studio recente, utilizzando un campione molto ampio di pazienti fibromialgici, ha dimostrato che in circa il 66% di essi l’evento traumatico e il PTSD erano antecedenti all'insorgenza della sintomatologia, nel 30% erano seguenti e nel restante 4% erano concomitanti ad essa (Hauser et al., 2013).
Ad oggi, l’ipotesi più accreditata afferma che l’esposizione ad un trauma costituisca l’elemento scatenante la sintomatologia nei soggetti predisposti geneticamente, in particolare eventi traumatici precoci possono influenzare i circuiti cerebrali di modulazione del dolore e delle emozioni determinando l’aumentata risposta al dolore e i sintomi concomitanti, riferiti dai pazienti con fibromialgia (L. A. Bradley, 2008; Crofford, 2007; Schweinhardt, Sauro, & Bushnell, 2008). In varie ricerche è stato osservato che alcuni aspetti nella fisiopatologia del PTSD si sovrappongono a quelli della fibromialgia, come ad esempio le alterazioni neuroendocrine. Queste caratteristiche analoghe nei due disturbi potrebbero suggerire un’origine comune, riflettendo differenti aspetti di comportamento adattativo e di somatizzazione in risposta a un evento traumatico. Una delle interpretazioni più recenti è che non si tratterebbe di una semplice comorbidità tra PTSD e fibromialgia, ma che esse rappresentino una differente espressione clinica in reazione ad un episodio traumatico. Questa ipotesi avrebbe senso soprattutto considerando che i sintomi fisici sono più “accettati”, dal punto di vista socio-culturale, rispetto ai sintomi emotivi e mentali. Sotto quest’ottica, quindi, la fibromialgia rappresenterebbe un’espressione fisica delle turbolenze psicologiche, cioè una forma somatizzata di PTSD (Cohen et al., 2002).
Recenti studi evidenziano un’associazione tra PTSD e i Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD). Questo sarebbe correlato, da un lato, al fatto che i soggetti con ASD, sono maggiormente suscettibili nel corso della loro vita a subire eventi traumatici, per le loro difficoltà di espressione, empatia e comprensione di codici condivisi di comunicazione; dall'altro lato, su questo substrato, un trauma può provocare con maggiore frequenza conseguenze più intense e più croniche per le difficoltà di elaborazione dell’evento stesso dovute al peculiare funzionamento cognitivo di questi soggetti (alterazione dei meccanismi dell’oblio, rimuginazioni, fenomeni dissociativi, distacco dalla realtà, ritiro e isolamento). Recentemente, presso l’Università di Pisa, è stato sviluppato lo Spettro Sottosoglia dell’Autismo dell’Adulto (AdAS Spectrum), il cui ruolo è stato evidenziato come potenziale base fisiopatologica transdiagnostica sottostante i vari disturbi mentali. L’alta percentuale, infatti, di comorbidità psichiatriche, ha suggerito che un’alterazione del neurosviluppo di matrice multifattoriale rappresenti un substrato comune di vulnerabilità per la maggior parte dei disturbi mentali e ha posto la necessità di individuare una “dimensione” di Spettro che comprenda una sintomatologia sottosoglia sottostante alle varie manifestazioni psicopatologiche, le quali condividono sintomi, fattori di rischio genetici e ambientali e verosimilmente anche substrati neurali (Dell'Osso & Dalle Luche, 2016), assumendo un ruolo unificante tra le diverse categorie diagnostiche.
Vista l’esigua quantità di dati presenti in letteratura e le caratteristiche peculiari e controverse della sindrome fibromialgica, in questa tesi è stata indagata la presenza sia di PTSD, diagnosticato in accordo con i criteri del DSM-5, che dello Spettro Post-Traumatico da Stress, in un campione di 61 pazienti affetti da fibromialgia e seguiti presso gli ambulatori dell’Unità di Reumatologia dell’A.O.U.P. Tutti i partecipanti sono stati indagati per mezzo di interviste cliniche strutturate e strumenti di autovalutazione. In particolare, i pazienti sono stati intervistati mediante la SCID-5 per la diagnosi psichiatrica secondo il DSM-5. I pazienti hanno inoltre compilato il TALS-SR (Trauma and Loss Spectrum-Self Report), questionario che indaga la sintomatologia di Spettro Post-Traumatico da Stress che può svilupparsi nel corso della vita di un individuo in seguito all'esposizione a un’ampia gamma di eventi potenzialmente traumatici e di perdita (L. Dell'Osso, Carmassi, Rucci, Conversano, et al., 2009), e l’AdAS Spectrum (Adult Autism Subthreshold Spectrum) per lo Spettro Sottosoglia dell’Autismo dell’Adulto (Dell’Osso et al,. In press).
Dei 61 pazienti fibromialgici intervistati, 7 erano maschi e 54 femmine, di età media pari a 49,78 ±12,00 anni. La diagnosi di fibromialgia è stata effettuata in accordo con i criteri dell’American College of Rheumatology (ACR). Tutti i pazienti sono stati reclutati presso gli ambulatori dell’Unità di Reumatologia dell’A.O.U.P.
Andando a valutare la presenza di PTSD sintomatologico secondo i criteri diagnostici del DSM-5 è emersa una diagnosi del disturbo nel 18% (n=11) dei soggetti, con un ulteriore 34,4% (n=21) del campione totale che soddisfa i criteri per PTSD parziale. Andando a sommare questi dati, i tassi di prevalenza di PTSD in soggetti affetti da fibromialgia si allineano con la letteratura pregressa, evidenziando l’importanza di rilevare clinicamente le forme di PTSD sottosoglia o parziali. Analizzando nel dettaglio il tipo di evento traumatico riferito dai pazienti fibromialgici con PTSD, il più frequente è risultato la morte di una persona cara. Nel confronto dei punteggi medi dei domini del TALS-SR, i pazienti fibromialgici con PTSD e PTSD parziale hanno riportato un numero di eventi di perdita e di eventi potenzialmente traumatici significativamente superiore rispetto ai soggetti senza PTSD. Il cluster sintomatologico del DSM-5 più frequentemente soddisfatto nel campione in esame è rappresentato dal cluster B (sintomi intrusivi e di rievocazione). Inoltre il nostro studio, in linea con la letteratura, grazie alla maggiore sensibilità dello strumento autovalutativo TALS-SR, ha dimostrato una differenza statisticamente significativa nella positività a quasi tutti gli items maladattativi tra il sottogruppo con diagnosi di PTSD e quello senza.
Andando ad analizzare l’AdAS Spectrum abbiamo riscontrato punteggi significativamente superiori in quasi tutti i domini nei soggetti con PTSD rispetto ai soggetti con PTSD parziale o senza PTSD. Correlazioni da moderate a buone sono emerse tra quasi tutti i domini del TALS-SR e dell’AdAS-Spectrum. Interessante sottolineare una correlazione moderata tra il Dominio VI del AdAS Spectrum (interessi ristretti e ruminazioni) e il dominio V del TALS-SR (rievocazione). Questo potrebbe essere in linea con recenti ipotesi le quali hanno evidenziato che i pensieri ruminativi siano fortemente associati con il PTSD, e con alcune delle sue manifestazioni principali, come l’interruzione del sonno, suggerendo un possibile ruolo delle caratteristiche dello Spettro Sottosoglia dell’Autismo dell’Adulto in queste relazioni (Dell'Osso & Dalle Luche, 2016; L. Dell'Osso et al., 2015).
Tuttavia nel nostro studio dobbiamo considerare alcune limitazioni tra cui il numero limitato dei soggetti, il fatto che il TALS-SR è uno strumento lifetime, e quindi non mi permette di stimare la correlazione temporale tra l’evento traumatico e la sintomatologia fibromialgica, e l’assenza della valutazione del funzionamento socio-lavorativo e della gravità della sintomatologia nei soggetti con fibromialgia.
Nonostante le limitazioni suddette, il nostro studio evidenzia un tasso rilevante di PTSD, diagnosticato per la prima volta in letteratura secondo i criteri del DSM-5 in un campione pazienti con diagnosi di fibromialgia, e riporta correlazioni significative tra la sintomatologia dello Spettro Sottosoglia dell’Autismo dell’Adulto e quella di Spettro Post-Traumatico da Stress. Sebbene siano necessari ulteriori studi, si evidenzia l’originalità di questi dati.
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