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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09272019-190303


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PAOLINELLI, GIADA
URN
etd-09272019-190303
Titolo
Sintomi gastroenterici in pazienti canini ipotiroidei
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
correlatore Dott.ssa Gianella, Paola
controrelatore Prof. Lubas, George
Parole chiave
  • sintomi gastroenterici
  • ipotiroidismo
  • intestino
  • fegato
  • disbiosi
  • diarrea
  • cane
  • stipsi
  • vomito
Data inizio appello
25/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2089
Riassunto
Riassunto
L’ipotiroidismo è uno dei principali disordini endocrini del cane caratterizzato da un ampio spettro di segni clinici spesso subdoli ed a lenta insorgenza. In medicina veterinaria non esiste ancora una forte evidenza di associazione tra la disendocrinia ed eventuali segni gastroenterici. Lo scopo dello studio è quello di valutare la prevalenza di sintomi gastrointestinali in pazienti canini con diagnosi di ipotiroidismo e di analizzare il loro andamento una volta intrapreso il trattamento della patologia tiroidea. Nello studio sono stati reclutati 166 pazienti canini ipotiroidei, in possesso di reperti clinici, esami di laboratorio ed ecografici. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: cani con sintomatologia gastroenterica e cani non manifestanti sintomi gastrointestinali. È risultata una prevalenza della sintomatologia gastroenterica pari al 27% ed il segno clinico più riscontrato è stato la diarrea cronica, seguita da vomito e stipsi. All’ecografia il 74.1% dei cani con segni gastroenterici non presentava alterazioni strutturali gastrointestinali facendo presupporre un’eziologia più di tipo funzionale legata alla dismotilità e/o alla disbiosi. Il 18,5% dei cani con sintomi gastroenterici, rispetto al gruppo senza sintomi, aveva una prevalenza significativa dell’interessamento del grosso intestino (p 0,03). Dalle analisi è risultata un’elevata prevalenza di iperlipemia associata a danno epatico in entrambi i gruppi, oltre che un pattern ecografico indicativo di epatopatia degenerativa e stasi biliare, a cui potrebbe essere connessa una disbiosi intestinale. In un sottogruppo di 27 cani, in cui è stato possibile valutare la terapia, è emersa un’associazione significativa fra l’utilizzo della terapia tiroidea e la remissione dei sintomi gastrointestinali (p 0,0001). La sintomatologia di tipo gastroenterico può avere quindi un peso non trascurabile nella clinica dell’ipotiroidismo del cane e merita di essere presa in considerazione sia nei suoi aspetti patogenetici che terapeutici.

Abstract
Hypothyroidism is one of the main endocrine disorders of the dog characterized by a wide spectrum of clinical signs that are often subtle and of slow onset. In veterinary medicine there is still no strong evidence of association between dysendocrinia and any gastrointestinal signs. The aim of the study is to evaluate the prevalence of gastrointestinal signs in canine patients diagnosed with hypothyroidism and to analyze their progress once the thyroid pathology has been treated. In the study, 166 hypothyroid canine patients were recruited, possessing clinical findings, laboratory and ultrasound examinations. The patients were divided into two groups: dogs with gastrointestinal symptoms and dogs without gastrointestinal symptoms. A prevalence of gastrointestinal symptoms was found to be 27% and the most common clinical sign was chronic diarrhea, followed by vomiting and constipation. On ultrasound, 74.1% of dogs with gastrointestinal signs did not present with gastrointestinal structural alterations, suggesting a more functional etiology linked to dysmotility and/or dysbiosis. 18.5% of dogs with gastrointestinal signs, compared to the group without signs, had a significant prevalence of the involvement of the large intestine (p 0.03). The analysis showed a high prevalence of hyperlipemia associated with hepatic injury in both groups, as well as an echographic pattern indicative of degenerative liver disease and biliary stasis, to which an intestinal dysbiosis could be connected. In a subgroup of 27 dogs, where therapy could be evaluated, a significant association emerged between the use of thyroid therapy and remission of gastrointestinal signs (p 0.0001). The gastrointestinal symptomatology can therefore have a significant weight in the clinical hypothyroidism of the dog and deserves to be taken into consideration both in its pathogenetic and therapeutic aspects.
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