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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09272019-183839


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BIAGIONI, FEDERICO
URN
etd-09272019-183839
Titolo
Valutazione dell'efficacia del maropitant nel controllo dei sintomi gastroenterici del cane ospedalizzato
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
correlatore Dott.ssa Ceccherini, Gianila
controrelatore Prof.ssa Briganti, Angela
Parole chiave
  • infusione continua
  • CRI
  • emesi
  • antiemetico
  • maropitant
Data inizio appello
25/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2089
Riassunto
L’emesi è un segno clinico comune nella pratica veterinaria dei piccoli animali ed il suo controllo terapeutico è un obiettivo importante soprattutto per i pazienti acuti. Il maropitant è un antiemetico autorizzato per la prevenzione e il trattamento dell’emesi nei cani. L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare l’efficacia della somministrazione in infusione continua (CRI) di maropitant in pazienti acuti ospedalizzati. Nello studio sono stati arruolati 15 cani ricoverati per sintomatologia gastroenterica acuta che avevano ricevuto una singola somministrazione EV di maropitant a 1 mg/kg, senza remissione soddisfacente della sintomatologia nell’arco delle successive 24 ore. A questi pazienti è stato quindi somministrato un bolo di maropitant a 1 mg/kg, seguito da un’infusione continua (CRI) alla dose di 30 μg/kg/h. Sono stati esclusi i pazienti chirurgici, i pazienti che hanno ricevuto altri farmaci antiemetici e quelli che avevano avuto una variazione importante della terapia. I pazienti inclusi sono stati monitorati per 24h, valutando la presenza/assenza di (1) nausea, (ovvero la presenza di almeno un segno fra ipersalivazione, deglutizione aumentata, masticazioni a vuoto, lambimento continuo delle labbra e/o del tartufo), di (2) vomito, di (3) disoressia/anoressia; di (4) motilità intestinale valutata con stima ecografica, defecazione, flatulenza. Questi parametri sono stati valutati all’inizio e a time point predefiniti a 2, 6, 12, 24 ore. Abbiamo poi analizzato statisticamente la variazione di questi sintomi ai vari time point: dai risultati del nostro studio è emerso che i parametri non si modificano in modo statisticamente significato nel tempo. Questo suggerisce che, non sembra esserci un vantaggio significativo nell’uso dell’infusione continua di maropitant per la gestione della sintomatologia gastroenterica dei pazienti acuti ospedalizzati. Riteniamo comunque che studi con più ampia casistica, che considerino la comparazione con un gruppo di controllo siano necessari al fine di trarre conclusioni definitive.

Emesis is a common clinical sign in small animal practice and its therapeutical management is an important aspect in critical care. Maropitant is an antiemetic drug for treatment and prevention of emesis used especially in dogs and more recently in cats. The aim of the study was to evaluate the effect of constant rate infusion (CRI) of maropitant in critically ills hospitalized dogs. In the study 15 hospitalized dogs with acute gastrointestinal signs (nausea, vomiting, anorexia) were included. Each dog had a single IV bolus of maropitant at 1 mg/kg once-daily, without sufficient control of the GI signs mentioned above in the following 24 hours to be included. Surgical patients, patients who received other anti-emetic drugs and those who had had a significant change in therapy were excluded. After the inclusion, a maropitant CRI was set up giving a loading dose as bolus of maropitant at 1 mg/kg, followed by a CRI at 30 μg/kg/h. Included dogs were monitored for 24h from the start of the CRI, evaluating the presence/absence of (1) nausea (the presence of one sign between hypersalivation, increased swallowing, chewing, overlapping of the lips and/or truffle), (2) vomiting, (3) hyporexia/anorexia and (4) intestinal motility assessed by ultrasound, frequency of defecation and flatulence. These parameters were evaluated at the beginning and at 2, 6, 12, 24 hours. We then analyzed the presence or absence of these symptoms at the various time points: from the results of our study it emerged that the parameters do not change in significant way over time. Our study did not highlight a clear and significant advantage in the use of CRI of maropitant instead of the single IV bolus of maropitant for the management of gastrointestinal signs in our cohort of dogs. However, we believe that other larger-scale, prospective studies are necessary to better investigate this interesting topic.
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