Tesi etd-09272018-204716 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DONARINI, MANUELA
URN
etd-09272018-204716
Titolo
Le mummie dei santi in Italia: analisi tipologica per la redazione di un catalogo
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
relatore Prof. Fornaciari, Antonio
correlatore Prof.ssa Giuffra, Valentina
relatore Prof. Fornaciari, Antonio
correlatore Prof.ssa Giuffra, Valentina
Parole chiave
- chiesa cattolica
- conservazione
- corpi
Data inizio appello
12/11/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/11/2088
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO
Il culto delle reliquie in Italia è particolarmente diffuso grazie al grande ascendente che la religione cattolica ha sempre avuto nella nostra società; ciò ha portato ad un’attenzione particolare per i corpi santi o “in odore di santità” per i quali, fin dai tempi più remoti, si è cercata una modalità di conservazione al fine di poterli esporre per sempre alla venerazione dei fedeli. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di creare un catalogo dei corpi “incorrotti” conservati in Italia, che possa fornire un punto di partenza per un futuro più completo registro. Con questo obiettivo è stata messa a punto una scheda catalografica dettagliata che rende conto della tradizione agiografica e di eventuali ricognizioni canoniche e paleopatologiche dei corpi mummificati di santi. La ricerca bibliografica su questo tema è particolarmente difficile: i documenti sulle ricognizioni e sugli studi dei resti sono infatti conservati nei luoghi più reconditi della Chiesa, e spesso di difficilissima reperibilità e consultazione e pochi sono digitalizzati; tuttavia l’indagine ha permesso di creare per la prima volta una carta di distribuzione spazio-temporale in relazione a 32 individui schedati. Il materiale raccolto ha fornito elementi per discutere delle tecniche di conservazione e di imbalsamazione applicate ai corpi santi; ha fornito inoltre spunti utili ad inquadrare il fenomeno dal punto di vista antropologico-culturale analizzando i corpi incorrotti come veri e propri reperti.
ABSTRACT
The cult of relics in Italy is particularly popular thanks to the strong influence that catholic religion has always had in our society; this brought to a special attention to the Saints Bodies or the so called “in odour of sanctity” for whom a technique of conservation has been searched since ancient times in order to be exhibited to the faithful veneration. The scope of this work was to create a catalogue of the “incorruptible” bodies preserved in Italy, to provide a point of departure for a future and more complete register. With this aim, a detailed catalogue form includes the agiographical tradition and the eventual paleopathologic and canonical surveys of the Saints mummified bodies. The bibliographic research on this topic is particularly difficult: the documents proving the surveys and the studies of the remains are preserved in the most inaccessible places of the church and often very hard to find and to consult; few of them are digitalized. However, the study allowed to create for the first time a spatio-temporal distribution chart for 32 recorder individuals. The assembled material provided some elements to discuss about the conservation and embalming techniques applied to the saints’ bodies; it also supplied useful ideas to focus on the phenomenon on the anthropological-cultural point of view analysing the “incorrupted” bodies as real evidences.
Il culto delle reliquie in Italia è particolarmente diffuso grazie al grande ascendente che la religione cattolica ha sempre avuto nella nostra società; ciò ha portato ad un’attenzione particolare per i corpi santi o “in odore di santità” per i quali, fin dai tempi più remoti, si è cercata una modalità di conservazione al fine di poterli esporre per sempre alla venerazione dei fedeli. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di creare un catalogo dei corpi “incorrotti” conservati in Italia, che possa fornire un punto di partenza per un futuro più completo registro. Con questo obiettivo è stata messa a punto una scheda catalografica dettagliata che rende conto della tradizione agiografica e di eventuali ricognizioni canoniche e paleopatologiche dei corpi mummificati di santi. La ricerca bibliografica su questo tema è particolarmente difficile: i documenti sulle ricognizioni e sugli studi dei resti sono infatti conservati nei luoghi più reconditi della Chiesa, e spesso di difficilissima reperibilità e consultazione e pochi sono digitalizzati; tuttavia l’indagine ha permesso di creare per la prima volta una carta di distribuzione spazio-temporale in relazione a 32 individui schedati. Il materiale raccolto ha fornito elementi per discutere delle tecniche di conservazione e di imbalsamazione applicate ai corpi santi; ha fornito inoltre spunti utili ad inquadrare il fenomeno dal punto di vista antropologico-culturale analizzando i corpi incorrotti come veri e propri reperti.
ABSTRACT
The cult of relics in Italy is particularly popular thanks to the strong influence that catholic religion has always had in our society; this brought to a special attention to the Saints Bodies or the so called “in odour of sanctity” for whom a technique of conservation has been searched since ancient times in order to be exhibited to the faithful veneration. The scope of this work was to create a catalogue of the “incorruptible” bodies preserved in Italy, to provide a point of departure for a future and more complete register. With this aim, a detailed catalogue form includes the agiographical tradition and the eventual paleopathologic and canonical surveys of the Saints mummified bodies. The bibliographic research on this topic is particularly difficult: the documents proving the surveys and the studies of the remains are preserved in the most inaccessible places of the church and often very hard to find and to consult; few of them are digitalized. However, the study allowed to create for the first time a spatio-temporal distribution chart for 32 recorder individuals. The assembled material provided some elements to discuss about the conservation and embalming techniques applied to the saints’ bodies; it also supplied useful ideas to focus on the phenomenon on the anthropological-cultural point of view analysing the “incorrupted” bodies as real evidences.
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