ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09262017-084621


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MARCHESE, ALBERTO
URN
etd-09262017-084621
Titolo
Confronto fra test provocativi durante la manometria esofagea ad alta risoluzione per lo studio della riserva funzionale dell'esofago: studio prospettico in pazienti affetti da motilita esofagea inefficace
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
correlatore Dott. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • Riserva funzionale esofagea
  • Confronto tra test provocativi HRM
  • MRS
  • RDT
  • disturbi motori esofagei
  • motilità esofagea
  • manometria
  • HRM
  • manometria esofagea
  • IEM
  • Chicago classificazione
  • Manometria stato solido alta risoluzione
  • Test provocativi HRM
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE E SCOPO DELLO STUDIO: La classificazione di Chicago V3.0 (CCv3) ha definito la motilità esofagea inefficace (IEM) la presenza del 50% o più di onde peristaltiche deboli o fallite durante la manometria ad alta risoluzione (HRM). Per riconoscere la riserva peristaltica esofagea sono stati valutati sia il test di deglutizione rapida multipla a basso volume (MRS; 10 ml) sia il test ad alto volume (RDT; 200 ml). Quale test potrebbe rappresentare meglio la riserva peristaltica esofagea è ancora una questione di discussione. Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare il valore diagnostico di MRS e RDT in pazienti affetti da IEM confrontati con un gruppo di controllo di pazienti con pirosi funzionale (FH).
PAZIENTI E METODI: Da un gruppo più ampio di pazienti valutati per pirosi retrosternale (con frequenza di due volte/settimana e scarsa risposta a dose standard di inibitori di pompa protonica), abbiamo arruolato pazienti affetti da IEM ed un gruppo di controllo di pazienti con FH. La IEM è stata definita secondo la recente CCv3 mentre i pazienti FH sono stati definiti secondo i criteri di Roma IV. La HRM è stata eseguita secondo le linee guida italiane. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a 3 MRS (10 ml di acqua in 5 deglutizioni in meno di 10 s) e 1 solo RDT (200 ml di acqua bevuti di continuo). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a pH-impedenziometria delle 24 ore (MII-pH). Il DCI medio di MRS e dell’RDT è stato rapportato con il DCI medio di 10 singole deglutizioni (SS). Sono stati calcolati il ​​rapporto MRS/SS e RDT/SS.
RISULTATI: Abbiamo valutato 40 pazienti con IEM (22 maschi e 18 femmine, età media 46.3±12.3 anni) e 30 pazienti con FH (13 maschi e 17 femmine, età media 41.2 ± 13.6). La MII-pH ha mostrato un maggior tempo di esposizione all'acido (AET) e numero di eventi di reflusso in IEM rispetto a FH (p <0.05). Il DCI medio delle SS è risultato più basso nei pazienti con IEM rispetto a FH (p <0.05). Sono stati valutati complessivamente 210 MRS e 70 RDT. I dettagli sono riportati nella Tabella 1. Il rapporto MRS/SS è risultato > 1 nel 57.5% dei pazienti affetti da IEM e nel 100% del gruppo controllo; al contrario il rapporto RDT/SS è risultato > 1 nel 35% dei pazienti affetti da IEM e nel 60% nel gruppo controllo.
CONCLUSIONI: Sulla base dei risultati di questo lavoro di tesi possiamo concludere che il test a basso volume (MRS) è risultato essere più efficace rispetto al test ad alto volume (RDT) nel valutare la presenza di riserva motoria della contrazione esofagea sia nei controlli ma soprattutto nei pazienti affetti da IEM.
File