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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09262016-194218


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LA FAUCI, STEFANIA
URN
etd-09262016-194218
Titolo
Eribulina mesilato in pazienti con carcinoma della mammella metastatico pretrattato: studio osservazionale multicentrico retrospettivo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Falcone, Alfredo
Parole chiave
  • eribulina
  • Breast cancer
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’eribulina è stata recentemente approvata nei pazienti con carcinoma mammario metastatico in progressione dopo antracicline e taxani e due o più linee di chemioterapia per malattia avanzata.
Eribulina mesilato (Halaven®) è un analogo sintetico strutturalmente semplificato del macrolide alicondrina B, un prodotto naturale isolato dalla spugna marina Halichondria okadai, agisce come inibitore dinamico non taxano dei microtubuli.
L’obiettivo di questo studio retrospettivo osservazionale multicentrico è stato quello di valutare l’attività e la tollerabilità dell’eribulina in una popolazione di pazienti “real world”.
Sono entrate in studio 133 pazienti consecutive, provenienti da 11 centri oncologici italiani, con diagnosi di carcinoma della mammella avanzato pretrattate con ≥ 2 linee di chemioterapia e con taxani ed antracicline, in accordo con le indicazioni di registrazione.
Sono stati somministrati una mediana di 5 cicli di eribulina (range, 1-15) e sono state osservate 28 risposte parziali, per un tasso di risposta globale del 21.1% (95% CI 14.1-28.0). Una malattia stabile è stata registrata in 57 pazienti (42.8%), e un beneficio clinico (risposta o malattia stabile ≥6 mesi) è stato osservato in 51 pazienti (38.3%, 95% CI 30.1-46.6). L’analisi per sottogruppi ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo in termini di risposta parziale e beneficio clinico nei pazienti HER2 negativi (rispettivamente p=0.01 e p=0.004) e quando è stata somministrata come terza-linea di trattamento (rispettivamente p=0.09 e p=0.02). La fatigue è l’evento avverso più frequente, più spesso di grado 1 e dipendente dalla dose cumulativa.
In conclusione, questa analisi retrospettiva osservazionale ha confermato l’attività e la tollerabilità dell’eribulina anche nella popolazione reale e in pazienti pesantemente pretrattati.
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