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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09262016-130332


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SBRANA, LORENZO
URN
etd-09262016-130332
Titolo
Disegno e Sintesi di composti dimerici a struttura palindroma quali stabilizzatori della Transtiretina
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Orlandini, Elisabetta
relatore Prof.ssa Nencetti, Susanna
Parole chiave
  • stabilizzatori TTR
  • composti dimerici a struttura palindroma
  • amiloidosi
  • TTR
Data inizio appello
13/10/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/10/2025
Riassunto
L’amiloidosi non indica una specifica malattia ma un insieme di malattie che hanno come aspetto in comune il deposito extracellulare delle proteine fibrillari patologiche insolubili all’interno degli organi e dei tessuti specifici. E’ definita come amiloidosi localizzata, se colpisce un tessuto o un organo specifico, oppure come amiloidosi sistemica, se interferisce con le normali funzioni dell’organismo. Le amiloidosi sistemiche, inoltre, sono oppurtunamente classificate in primarie (AL), secondarie (AA), familiari ereditiarie (ATTR).
Le amiloidosi ereditarie (ATTR) sono dovute a un alterato processo di assemblamento (misfolding) della proteina Transtiretina, sono noti quattro tipi di amiloidosi: amiloidosi sistemica senile (SSA), cardiomiopatia amiloide familiare (FAC), polineuropatia amiloide familiare (FAP) e amiloidosi selettiva del sistema nervoso centrale (CNSA). La FAC e la FAP sono causate da una variazione puntiforme: Val122Ile per quanto riguarda la FAC e Val30Met per quanto riguarda la FAP.
La Transtiretina (TTR) è una proteina plasmatica omotetramerica di 55 kDa costituita da 127 aminoacidi in conformazione di ß foglietto. La TTR è coinvolta nel trasporto della Tiroxina (T4) e del Retinolo (Vitamina A) grazie a siti di legame non sovrapponibili nel fluido cerebrospinale (CSF) e nel plasma. La TTR è sintetizzata principalmente dal fegato, dal plesso coroide del cervello e in piccola parte dalla retina.
La struttura quaternaria della TTR presenta due siti di legame a forma d’imbuto per l’ormone T4, ognuno localizzato all’interfaccia dimero-dimero (A,B/C,D). Ogni sito di legame dell’ormone può essere suddiviso in una piccola cavità di legame interna (inner binding pocket) e una grande cavità di legame esterna (outer binding pocket). Ciascun sito di legame, inoltre, presenta tre duplici depressioni idrofobiche che sono in grado di legare gli atomi di iodio della T4 e sono chiamate tasche alogene di legame (HBP1, HBP1’, HBP2, HBP2’, HBP3, HBP3’) come evidenziato dalla struttura ai raggi X del complesso Tiroxina–TTR.
Le possibili strategie terapeutiche per le amiloidosi consistono nel trapianto di fegato, oppure nella terapia a lungo termine con farmaci capaci di stabilizzare la struttura nativa della TTR-WT e delle forme mutate quali: composti di origine naturale (Resveratrolo, Epigallocatechina-3-gallato [(-)-EGCG], Curcumina) o di sintesi (Diflunisal, Tafamidis).
La maggior parte dei farmaci capaci di stabilizzare la struttura tetramerica agisce legandosi ai due siti di legame singolarmente in rapporto 2:1 rispetto alla proteina. Nel 2012 alcuni autori hanno studiato alcune molecole in grado di legare simultaneamente i due siti di legame della TTR, le molecole dotate di questa capacità presentano una struttura palindroma nella quale le porzioni di testa capaci di interagire con gli amminoacidi presenti nel sito attivo e ritenuti importanti per la stabilizzazione, sono legate fra loro da un linker di varia lunghezza e di differente natura.
Nel mio lavoro di tesi è stata sintetizzata una serie di omodimeri nei quali le porzioni di testa sono gruppi aromatici mono-, di-, tri-idrossi sostituiti o carbossi sostituiti, legati fra loro da linker alchilici eteroatomici, di lunghezza variabile da tre e sette atomi di carbonio. Inoltre è stata affrontata la sintesi del derivato acido 2-(((2-idrossi-9H-fluoren-9-iliden)amino)ossi)acetico.
I composti sintetizzati sono stati caratterizzati per mezzo della spettroscopia 1H-NMR e 1H-COSY sono stati sottoposti a valutazione biologica mediante un saggio turbidimetrico in vitro che valuta la formazione di fibrille amiloidi.
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