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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09252018-124414


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PERELLI, SARA
URN
etd-09252018-124414
Titolo
Il Danno Renale Acuto in Medicina d'Urgenza: Analisi dei fattori prognostici di recupero della funzione renale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Ghiadoni, Lorenzo
Parole chiave
  • danno renale acuto
  • creatinina
  • Acute Kidney Injury (AKI)
  • rene
  • recupero della funzione renale
Data inizio appello
16/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2088
Riassunto
L’“AKI”, Acute Kidney Injury (danno renale acuto) si identifica in una condizione patologica caratterizzata da una repentina riduzione della funzione renale, che sottende molteplici condizioni patologiche che interessano la struttura e la funzione renale. L’incidenza di AKI varia tra i 5000 casi per milione all’anno per pazienti che non richiedono dialisi a 295 casi per milione all’anno per coloro che necessitano di trattamento dialitico. La frequenza nei pazienti ospedalizzati varia tra l’1 e il 9%. L’AKI non è una singola malattia, ma una sindrome con un ampio spettro nosologico, il quale influenza outcome e prognosi del paziente. Le cause di AKI sono suddivise in tre grosse categorie: l’AKI “pre-renale”, che si sviluppa in seguito ad una riduzione della perfusione renale, l’AKI “renale”, le cui le cause più frequenti sono l’ischemia, la sepsi e i farmaci nefrotossici, l’AKI “post renale”, causata da un'ostruzione acuta delle vie escretrici. Il nostro studio si poneva come obiettivo di individuare tutti i pazienti che accedevano, nel reparto di Medicina d’Urgenza Universitaria, con diagnosi di AKI o che la sviluppavano durante la degenza, al fine di verificare l’esistenza di fattori prognostici di recupero completo della funzione renale dopo l’episodio. Abbiamo arruolato 50 pazienti, che rispondessero ai criteri di diagnosi di AKI delle ultime linee guida della KDIGO, e li abbiamo suddivisi in base al recupero o meno della funzione renale alla dimissione, è emerso come i fattori correlati ad una minor probabilità di recuperano fossero lo sviluppo di un AKI in stadio severo, una età inferiore, un bilancio mediamente più positivo e lo stato settico. Il principale limite che ha condizionato la scarsa significatività statistica dei risultati ottenuti è il campione in esame quantitativamente limitato per l’analisi in sottogruppi e qualitativamente eterogeneo per un’analisi della popolazione nella sua totalità.
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