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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09252017-151539


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FUSCO, ELEONORA
URN
etd-09252017-151539
Titolo
Obesità in età adolescenziale: effetti sul sistema vascolare
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Federico, Giovanni
Parole chiave
  • endotelio
  • AGEs
  • Doppler
  • endoPAT
  • rischio cardiovascolare
  • pediatria
  • microcircolo
  • adolescenza
  • età evolutiva
  • obesità
  • sistema vascolare
  • alterazioni vascolari
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Con il termine obesità si intende una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo, causato dall'accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute. Il principale indicatore clinico di obesità è il Body Mass Index (BMI). Per definire lo status di obesità, in età evolutiva, si utilizzano curve di riferimento per il BMI specifiche per età e sesso. In particolare, un BMI sopra l’85° percentile indica sovrappeso, sopra il 95° obesità. L’obesità ha un’eziologia multifattoriale cui concorrono fattori sia ambientali (si parla di “ambiente obesogenico” e di “Global Epidemic of Obesity”), sia genetici, sia epigenetici (“metabolic programming”). Possono contribuire anche disordini endocrini e lesioni ipotalamiche. In Italia, sebbene negli anni 2008-2016 si sia registrata una diminuzione relativa del 22.5% dei ragazzi obesi e dell’8% di quelli sovrappeso, la percentuale di soggetti obesi in età evolutiva resta tra le più elevate in Europa. È dunque importante mettere in atto strategie preventive. Questo perché l’obesità è una condizione sistemica che comporta conseguenze importanti sulla sfera sia endocrino-metabolica, sia psicosociale, sia muscolo-scheletrica, sia respiratoria, sia neurologica, sia dermatologica, sia gastrointestinale, sia e soprattutto vascolare, oggetto di questa tesi. L’obesità è, infatti, un fattore indipendente di rischio cardiovascolare. Il presente lavoro di tesi consiste in uno studio caso-controllo che ha confrontato un gruppo di 22 adolescenti obesi con un gruppo di 24 adolescenti senza eccesso ponderale, di pari età e sesso, con lo scopo di valutare gli eventuali effetti dell’eccesso ponderale sul sistema vascolare, in particolare sulla funzione endoteliale (mediante Peripheral Arterial Tonometry) e sul microcircolo (tramite flussimetria laserDoppler). Le due tecniche valutano la risposta vascolare registrando la perfusione sia basale, sia durante l’applicazione di uno stimolo ischemico, sia durante l’iperemia reattiva in risposta alla rimozione dello stimolo ischemico. In tutti i soggetti sono stati anche valutati la statura (h), la statura-SDS, il peso, il BMI e il BMI-SDS, le circonferenze vita (CV) e fianchi (CF), il rapporto CV/h e la composizione corporea mediante bioimpedenziometria (BIA). Inoltre, è stato misurato il contenuto cutaneo degli Advanced Glycation End products (AGEs), implicati in processi infiammatori e ossidativi, e la pressione arteriosa, mediante sfigmomanometro digitale. Dall’analisi statistica è emerso che, rispetto ai controlli, gli adolescenti obesi presentano, in modo statisticamente significativo, una pressione arteriosa diastolica più alta, una diminuzione al laser-Doppler della perfusione basale e dell’area sotto la curva (AUC) pre-stimolo, probabilmente per l’ipertono simpatico, e dell’AUC post stimolo, l’indice più significativo della reattività vascolare in risposta all’ischemia, che dunque risulta alterata. Presentano anche una correlazione inversa tra perfusione basale, AUC pre-stimolo e post-stimolo con il rapporto CV/h, BMI-SDS e massa grassa %. Inoltre, la massa grassa % è risultata una variabile indipendente della diminuzione dell’AUC post-stimolo e i soggetti obesi hanno mostrato di possedere un rischio di 5.82 volte maggiore di una riduzione dell’AUC pre-stimolo e di 9.27 volte maggiore di una riduzione dell’AUC post-stimolo, rispetto ai controlli. Questo studio indica che l’analisi del microcircolo può contribuire a definire la presenza di alterazioni vascolari in fase pre-clinica, ancora reversibili negli adolescenti obesi. Le disfunzioni dell’endotelio e del microcircolo rappresentano, infatti, le prime tappe del processo aterosclerotico.
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