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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09252015-091855


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOLES, TOMMASO MICHELE
URN
etd-09252015-091855
Titolo
Effetti della salinità su piante di pomodoro (cv. Ciettaicale) allo stadio vegetativo
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Dott. Guglielminetti, Lorenzo
relatore Dott. Scartazza, Andrea
Parole chiave
  • Ciettaicale
  • biodiversità locale
Data inizio appello
12/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo di questa tesi è stato quello di dare una preliminare caratterizzazione ecofisiologica della cultivar di pomodoro “Ciettaicale”. Il nome deriva da Lucietta Aicale che agli inizi degli anni ‘30 ne selezionò e moltiplicò i semi. Questa cultivar è conosciuta dalla gente del posto come particolarmente tollerante a condizioni di salinità e di siccità che caratterizzano gran parte dei terreni dell’agro potentino. Il disegno sperimentale ha previsto la valutazione delle risposte a diverse fasi di sviluppo vegetativo di piante della cultivar Ciettaicale (CE) e di piante di un’altra cultivar di pomodoro perino quale il San Marzano (SM) sottoposte per una settimana ad un gradiente di acqua salina (la concentrazione massima utilizzata è stata 600 mM di cloruro di sodio che corrisponde a quella rinvenuta nell’acqua di mare). Abbiamo valutato gli effetti della salinità attraverso l’analisi della fluorescenza della clorofilla e degli scambi gassosi. Tra i vari parametri, in particolare, abbiamo determinato l’efficienza fotochimica potenziale (o rapporto Fv/Fm), l’efficienza fotochimica attuale alle condizioni di luce di crescita e il quenching non-fotochimico come indicatore di dissipazione dell’energia sotto forma di calore. Fino a livelli intermedi di salinità, le due cultivar hanno un comportamento più o meno analogo per poi differenziarsi in maniera netta a livelli di salinità più alti: a 400mM il CE mantiene una più elevata efficienza fotochimica rispetto al SM che risponde alla pressione radiativa con un aumento del quenching non-fotochimico. A 600mM il CE risente leggermente della pressione energetica, ma riesce a dissipare bene tramite calore senza ricorrere ad una particolare attivazione del sistema antiossidante e dunque senza subire danni; il SM, invece, non riesce a gestire il surplus energetico: tenta di aumentare il quenching non-fotochimico e le difese antiossidanti, ma subentra fotoinibizione e danni alle strutture cellulari derivanti dall’eccessiva produzione di specie reattive dell’ossigeno. Questi effetti sono testimoniati dal brusco calo dei valori del rapporto Fv/Fm dai valori ottimali di 0,8 che invece sono mantenuti dal CE. Le due cultivar differiscono anche in base allo sugar partitioning tra foglie e radici. Esaminando le concentrazioni di glucosio, fruttosio e saccarosio in questi tessuti, abbiamo evidenziato una maggiore concentrazione di carboidrati nelle radici del CE ipotizzando che questi possano giocare un ruolo come osmoliti compatibili, a differenza del SM in cui l’accumulo è localizzato nei tessuti fogliari: il ridotto contenuto di zuccheri nelle radici può derivare dall’investimento della pianta nella formazione di nuove radici (tendenza giustificata da una maggiore produzione di biomassa radicale) oppure dal fatto che la salinità, danneggiando l’apparato ipogeo, compromette un organo sink: l’organo source di conseguenza tende ad accumulare carboidrati che vanno ad inibire a feedback la fotosintesi. Ciò spiegherebbe, tra l’altro, le difficoltà del SM a condurre una fotosintesi ottimale in condizioni di alta salinità. Dai risultati ottenuti, sarebbe interessante proseguire gli studi atti ad indagare i meccanismi con cui questa cultivar risponde alla salinità anche negli altri stadi di sviluppo, in particolar modo nella fase riproduttiva e di maturazione del frutto. La biodiversità locale può rappresentare, infatti, un’importante risorsa genetica a cui attingere per comprendere le risposte delle piante agli stress.
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