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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09232019-214141


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CANDITA, GIANVITO
URN
etd-09232019-214141
Titolo
Radioembolizzazione transarteriosa nel trattamento del colangiocarcinoma intraepatico: uno studio multicentrico italiano.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Crocetti, Laura
correlatore Prof. Caramella, Davide
Parole chiave
  • radiology
  • radiologia
  • transarterial radioembolization (TARE)
  • radioembolizzazione transarteriosa (TARE)
  • interventional procedure
  • Ittrio
  • procedura interventistica
  • colangiocarcinoma intraepatico
  • intrahepatic cholangiocarcinoma
  • Yttrium
Data inizio appello
15/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/10/2089
Riassunto
Il colangiocarcinoma intraepatico è un tumore maligno delle vie biliari all’interno del fegato. Presenta un’incidenza elevata nel Sud-Est asiatico, ma se ne registra un aumento anche nei paesi occidentali, tra cui anche in Italia. Si associa ad una prognosi particolarmente infausta se non resecato. Tuttavia, solo il 30% delle lesioni sono chirurgicamente resecabili e quindi potenzialmente curabili; nei restanti casi l’algoritmo terapeutico prevede tra le varie opzioni anche una procedura interventistica, ovvero la radioembolizzazione transarteriosa (TARE).
Il nostro studio multicentrico ha arruolato 81 pazienti con iCCA non resecabile, trattati con TARE in 3 centri di riferimento italiani.
L’end-point primario era la OS, che si è dimostrata essere superiore ad un anno dopo TARE sia nei pazienti naïve che in quelli con pregresse terapie oncologiche.
Gli end-point secondari erano la risposta radiologica e la safety. Con i nostri risultati si è dimostrato che la TARE è una procedura sicura in grado di controllare la progressione tumorale.
Si è inoltre confermato un ruolo come fattori prognostici dello stato infiammatorio sistemico, dell’estensione del tumore e della risposta radiologica alla procedura. Si è dimostrato un ruolo in tal senso anche della N/L ratio, un biomarker economico che potrebbe diventare un esame di routine in grado di guidare le decisioni terapeutiche in questa tipologia di pazienti.
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