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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09232018-220726


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LA SPINA, DARIA
URN
etd-09232018-220726
Titolo
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato, un vecchio strumento a tutela di nuove ragioni; il diverso profilo dell'effettività della giustizia amministrativa.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Giomi, Valentina
Parole chiave
  • ircocervo
  • D.P.R. n.1199 del 1971
  • articolo 69 legge n.69 del 2009
  • Presidente della Repubblica
  • Capo dello Stato
Data inizio appello
08/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/10/2088
Riassunto
In questa tesi è stato analizzato il ricorso straordinario al Capo dello Stato. La ricognizione svolta vuole indagare i profili di tutela offerti dallo strumento in esame, per valutarne l’effettività alla luce delle nuove ragioni ed esigenze protette dall’ordinamento.
Ripercorsa l’origine storica e i suoi primi sviluppi, è stato studiato il D.P.R. n.1199 del 1971, che ha dato la prima disciplina positiva all’istituto. Dall’esame del testo legislativo è emerso che tale strumento si presenta come un rimedio generale, straordinario, alternativo a quello giurisdizionale, ammissibile esclusivamente avverso atti amministrativi definitivi per contestarne i vizi di legittimità, a salvaguardia di interessi legittimi e diritti soggettivi, che siano devoluti alla competenza del giudice amministrativo, impugnatorio ed eliminatorio. Sono stati poi passati in rassegna la legge n.69 del 2009 e il Codice del processo amministrativo, che hanno provveduto a integrare e rimodellare la disciplina. La concezione amministrativa del rimedio è stata superata, ma resta da definire se si qualifichi come giurisdizionale o giustiziale. Ciò che emerge è una nozione atipica del ricorso straordinario, determinata dai suoi ambivalenti tratti giuridici, che lo pongono a metà tra la via amministrativa e giurisdizionale. Viene così a delinearsi un ircocervo, ovvero un istituto ibrido, che per quanto attualizzato e rimaneggiato, soprattutto in una prospettiva di equiparazione al rimedio giurisdizionale, presenta significative carenze sotto vari punti di vista, tra cui quello del giusto processo e dell’effettività.
Per questi motivi ci si interroga sulla perdurante utilità e ragionevolezza del rimedio.
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