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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09232016-133305


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MEOLA, LAURA
URN
etd-09232016-133305
Titolo
Mappatura del linfonodo sentinella con verde indocianina nell'adenocarcinoma endometriale trattato con chirurgia robotica: studio preliminare con il sistema Da Vinci Xi
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Gadducci, Angiolo
Parole chiave
  • Sistema Da Vinci
  • linfonodo sentinella
  • adenocarcinoma endometriale
  • verde indocianina
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2086
Riassunto
Il valore dello staging chirurgico nell’adenocarcinoma endometriale è diventato oggetto di dibattito e, attualmente, non vi è accordo riguardo l’atteggiamento chirurgico più appropriato in caso di malattia confinata all’utero. Data l’importanza prognostica dello stato linfonodale, lo standard stadiativo, finora, ha compreso una linfadenectomia pelvica totale in tutte le pazienti. Negli ultimi anni, tuttavia, è emersa la metodica di mappatura del linfonodo sentinella quale procedura primaria di valutazione linfonodale. Il suo utilizzo potrebbe rappresentare un potenziale mezzo per limitare gli interventi di linfadenectomia ai soli casi di riscontro di malattia metastatica nel primo linfonodo di drenaggio e per ridurre l’incidenza di complicanze correlate ad una dissezione totale. La linfografia a fluorescenza con verde indocianina rappresenta una innovativa e promettente metodica per l’identificazione del linfonodo sentinella. Il presente studio mostra i risultati preliminari dell’applicazione della metodica di mappatura con verde indocianina nell’adenocarcinoma endometriale, col fine di verificare la validità della tecnica. Tra Dicembre 2015 e Ottobre 2016, pazienti con adenocarcinoma endometriale, valutate allo stadio I preoperatoriamente, sono state sottoposte a staging chirurgico con approccio robotico presso il Reparto di Ginecologia II dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. Il mappaggio è stato eseguito in corso di intervento, mediante l’iniezione di verde indocianina a livello cervicale e l’utilizzo del sistema Firefly a fluorescenza per l’individuazione del linfonodo sentinella. In seguito, il risultato dell’esame anatomo-patologico del linfonodo sentinella, volto ad esplorare la presenza di eventuali metastasi, è stato confrontato con quello degli altri linfonodi pelvici analizzati dopo linfadenectomia. Nelle pazienti in cui il linfonodo sentinella è risultato negativo per metastasi, anche gli altri linfonodi pelvici, asportati nel corso dei rispettivi interventi, sono apparsi esenti da malattia. Nel quadro in cui è stata riscontrata una micrometastasi nel linfonodo sentinella, sono risultati coinvolti dalla diffusione tumorale anche gli altri linfonodi pelvici. La metodica ha identificato in maniera efficace il linfonodo sentinella nel distretto pelvico, raggiungendo un detection rate del 100% ed una rilevazione bilaterale nel 100% dei casi. Inoltre, l’identificazione di micrometastasi ha confermato il ruolo della procedura anatomo-patologica di ultrastaging per l’individuazione di metastasi di volume < 2 mm nel linfonodo sentinella. La perfetta concordanza (Kappa di Cohen = 1) tra i risultati istologici del linfonodo sentinella e degli altri linfonodi pelvici asportati ha dimostrato l’affidabilità della metodica, conseguendo la validazione della tecnica.
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