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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09222014-065358


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GALOPPINI, MARTINA
URN
etd-09222014-065358
Titolo
L'uso alternativo del diritto. Un episodio paradigmatico della cultura giuridica.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Greco, Tommaso
Parole chiave
  • Barcellona
  • giurisprudenza alternativa
  • Ferrajoli
  • uso alternativo
Data inizio appello
10/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro ha lo scopo di ricostruire i momenti salienti del dibattito giuridico che caratterizzò il clima “tormentoso” della fine degli anni sessanta. In particolare, esso ha come oggetto la proposta teorica e pratica dell’«uso alternativo del diritto», che si presentava e si poneva esplicitamente come “alternativa” rispetto all’interpretazione tradizionale del diritto “borghese”, principalmente perché aveva l’obiettivo di privilegiare l’utilizzo dei principi costituzionali, in particolare del principio di uguaglianza quale principio cardine del sistema. Soprattutto, ed è quello che si è voluto sottolineare maggiormente, quella proposta assumeva caratteri “paradigmatici”, in quanto mise in discussione, per la prima volta tutti assieme, i postulati teoretici sui quali si fondava la cultura giuridica fino ad allora dominante.
Il lavoro è strutturato in quattro capitoli. Il primo è volto a inquadrare il fenomeno in analisi nel contesto storico di riferimento, soprattutto con riguardo alla seconda metà degli anni sessanta, anche se non mancano collegamenti col periodo immediatamente precedente caratterizzato da quello che è stato chiamato “congelamento costituzionale”. Segue un capitolo volto ad analizzare la nascita e lo sviluppo dei paradigmi della scienza giuridica e della giurisprudenza dominanti, la loro confutazione sulla base delle proposte dei partecipanti al Convegno sull’uso alternativo del diritto e le divergenti opinioni sulle quali si trovarono a discutere i giuristi aderenti al nuovo movimento. Tale capitolo si conclude con un paragrafo dedicato all’analisi dell’utilizzo del marxismo come assunto di partenza per un’impostazione alternativa del diritto. Il capitolo terzo rappresenta invece la parte, per così dire, “dinamica” di questo lavoro, in quanto ripropone il contenuto delle decisioni di alcuni casi concreti, mettendone in evidenza la logica “alternativa” seguita, in particolar modo, dai giudici democratici. Infine, il quarto e ultimo capitolo esamina l’infelice epilogo della “parabola” alternativa, nonché le aspre critiche con le quali tale esperienza viene ricordata; esso tenta peraltro di evidenziare quali siano i contributi teorici che nella situazione odierna rivestono un qualche interesse dal momento che, pur nella particolare declinazione delle proposte, l’uso alternativo del diritto ha rappresentato un capitolo della lunga storia dei rapporti tra formalismo e antiformalismo, che secondo Norberto Bobbio costituiscono i due poli entro i quali oscilla costantemente tutta la storia della cultura giuridica.
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