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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09222013-224756


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CIPOLLI, CECILIA
Indirizzo email
c.cecilia@live.it
URN
etd-09222013-224756
Titolo
Consumo etico ed economia solidale: analisi empirica sui GAS in Italia.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Prof. Dalli, Daniele
Parole chiave
  • fair trade
  • solidarity purchasing groups
  • consumo critico
  • consmo etico
  • economia solidale
  • GAS
  • Gruppi di Acquisto Solidale
Data inizio appello
10/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
In Italia da oltre una decina di anni si stanno espandendo pratiche di consumo che non sono riconducibili ai classici criteri di natura economica, bensì un ampio numero di consumatori attua sempre più comportamenti di consumo orientati sulle scelte di tipo etico e sociale, rifiutando simboli e brand largamente accettati dalla società. Un quarto degli italiani conosce il mercato equo solidale ed il 40% dei cittadini compie scelte di consumo critico, e di questi il 57,3% si dedica ad acquisti di prodotti del fair trade. All’interno dell’economia solidale si colloca il fenomeno Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) che sta crescendo e si sta espandendo ogni anno sempre di più, affermando uno stile ed una filosofia di vita volto a cambiare le regole di mercato. Il primo GAS nasce nel 1994 a Fidenza, con lo scopo di attuare un approccio critico al consumo applicando i principi di equità, solidarietà e giustizia negli acquisti svolti collettivamente presso i produttori locali.
Dal documento di base redatto dalla Rete GAS si possono identificare 4 linee guida che spingono i soggetti a costituire un GAS e ispirano le scelta dei loro acquisti:
1. Sviluppare e mettere in pratica il consumo critico: i consumatori devono sviluppare un atteggiamento critico ed acquistare i prodotti verificando che siano stati coltivati secondo il principio del rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente.
2. Sviluppare e creare solidarietà e consapevolezza: è una solidarietà intesa in senso ampio, parte dai membri del gruppo stesso, ai produttori che forniscono i prodotti biologici, fino a comprendere nel rispetto dell’ambiente, i popoli del Sud del mondo e tutti coloro subiscono le conseguenze inique del modello di sviluppo tradizionale.
3. Socializzare: il bisogno e il desiderio di condividere con altri le proprie idee, pensieri e decisioni con lo scopo di creare una rete di amicizia e di solidarietà con i membri del gruppo, e creare un rapporto diretto tra consumatore e produttore.
4. L’unione fa la forza: i GAS acquistano collettivamente dai piccoli produttori locali al fine di evitare l’intermediazione delle multinazionali in modo da realizzare un vantaggio economico equo sia per il produttore sia per il consumatore, poiché si applicano prezzi vantaggiosi rispetto ai medesimi prodotti venduti dalla Grande Distribuzione Organizzata.
Nel 2013 tale fenomeno comprende 1444 GAS, considerando che per ogni gruppo in media esistono 10-20 nuclei familiari, può essere affermato che coinvolge ben circa 70.000 persone, prevedendo che negli anni successivi tale numero aumenti. In tale elaborato è stata analizzata la rilevanza del fenomeno, le motivazioni che hanno portato i soggetti ad entrare e creare un gruppo, ed in fine quali sono le ambizioni ed aspirazioni che tali consumatori critici cercano di raggiungere, testando e cercando di capire se questo mercato alternativo possa integrarsi o in parte sostituirsi con il sistema di mercato tradizionale.
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