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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09212015-114832


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASSAI, FEDERICO
URN
etd-09212015-114832
Titolo
GESTIONE DELLA VEGETAZIONE IN PROSSIMITA DEGLI ELETTRODOTTI IN AMBIENTE FORESTALE
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Dott. Fontanelli, Marco
relatore Dott. Remorini, Damiano
correlatore Prof.ssa Nali, Cristina
Parole chiave
  • ramponi
  • potatura in quota
  • elettrodotto
  • gestione vegetazione
  • cantiere forestale
  • macchine forestali
  • cessa
Data inizio appello
12/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi ha come finalità lo studio e la caratterizzazione dei cantieri di lavoro atti alla manutenzione della vegetazione in prossimità degli elettrodotti, di individuarne i punti critici e con lo scopo di proporre e testare metodi di gestione alternativi. Gli elettrodotti sono infrastrutture di rete atte al trasporto di energia elettrica, dai punti in cui essa viene prodotta al sistema di distribuzione locale o ai consumatori industriali. Gli elettrodotti attraversano necessariamente ampie aree boscate, che necessitano dunque di una continua manutenzione della vegetazione in prossimità della linea stessa, al fine di evitare che fusti o branche interferiscano con i conduttori, causando un’interruzione del servizio elettrico. Alcuni enti gestori delle linee elettriche richiedono inoltre, alle aziende che svolgono la manutenzione, di eseguire un taglio raso sulla superficie sottostante i conduttori (che viene chiamata in gergo tecnico “cessa”), per poter agevolare le operazioni di riparazione di varie componenti dell’elettrodotto in caso di necessità. Nel corso di questo studio, svolto in collaborazione con la ditta Savet S.r.l. di Monteriggioni (SI), sono stati registrati ed analizzati i tempi operativi di quattro cantieri convenzionali per la manutenzione della vegetazione, che ad oggi vedono principalmente impiegate squadre di due o tre operatori muniti di attrezzature manuali dotate di motore endotermico, come motosega e decespugliatore. Tali cantieri, oltre ad essere ovviamente molto impegnativi da un punto di vista di richiesta di manodopera, molto spesso prevedono che un operatore, dotato di speciali dispositivi di sicurezza, debba, quando necessario, effettuare potature in quota arrampicandosi, con l’aiuto di appositi ramponi, sugli alberi limitrofi alla cessa. Quest’ultima operazione, anche se effettuata in maniera razionale ed a norma di legge, rimane comunque potenzialmente molto rischiosa per chi la esegue. Sono state, quindi, proposte due tipologie di gestione alternativa. La prima prevede l’impiego di un portattrezzi cingolato radiocomandato, dotato di testata trinciante, per svolgere le operazioni di taglio raso. La seconda prevede una riduzione della superficie gestita con taglio raso, riducendo di fatto la larghezza del corridoio al di sotto dell’elettrodotto da una media di 10 m a 5 m, ed una forma della cessa a sezione tronco conico rovesciata, molto stretta alla base e molto aperta sulla parte superiore, che consenta di ostacolare la vegetazione arborea limitrofa. Quest’ultima gestione alternativa presenta due vantaggi: limita l’impatto sulla vegetazione al di sotto dell’elettrodotto e, prevedendo una capitozzatura degli alberi più pericolosi posti nell'area limitrofa alla cessa, una volta impressa la forma voluta nell'ambito di un primo intervento, non necessita più di potatura in quota per gli anni successivi. I tempi operativi delle due tipologie innovative di gestione sono stati confrontati con i cantieri convenzionali impiegando un modello statistico lineare misto. Sono stati inoltre stimati i costi ed i consumi dei diversi tipi di cantiere.
Dai risultati ottenuti nell'ambito di questo lavoro, è emerso che il tempo medio per un cantiere convenzionale è 2,8 ore-uomo/1000 m2, di cui mediamente il 30% per il taglio raso, il 7% per le potature in quota, circa il 20% per la gestione degli arbusti e allestimento toppi, con un rendimento pari a circa 0,7. Il taglio raso innovativo con portattrezzi ha consentito un risparmio di tempo significativo del 75% ma l’attrezzatura può avere difficoltà ad accedere ed operare in aree particolarmente difficoltose come quelle forestali. Il secondo cantiere di gestione innovativa, studiato solo nel caso del primo intervento necessario per imprimere la forma voluta alla cessa sperimentale a sezione tronco conica rovesciata, ha dato tempi più bassi (circa -45%) per il taglio raso, più elevati per la gestione della vegetazione arbustiva ai lati del corridoio e allestimento toppi (circa tre volte) e per le operazioni di capitozzatura (+42%). I costi hanno ovviamente presentato un andamento proporzionale a quello dei tempi di lavoro. E’ prevedibile comunque che l’impiego di manodopera diminuisca significativamente negli anni a seguire, ragione per cui sarebbero auspicabili ulteriori prove sperimentali.
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