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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09212014-120015


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CIACCHINI, BENEDETTA
URN
etd-09212014-120015
Titolo
Il neonato piccolo per età gestazionale (SGA) a termine e late preterm: aspetti epidemiologici e outcome.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Boldrini, Antonio
correlatore Dott. Ghirri, Paolo
Parole chiave
  • neonato
  • late preterm
  • SGA (Small for Gestational Age)
Data inizio appello
14/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Diversi studi hanno dimostrato come sia i neonati SGA (Small for Gestational Age o piccoli per l’età gestazionale) che i neonati late preterm siano a maggior rischio di morbidità e mortalità neonatale rispetto ai neonati AGA (Appropriate for Gestational Age o adeguati per l’età gestazionale) a termine.

Nel nostro studio abbiamo definito SGA i neonati con peso alla nascita < 3° percentile per sesso ed età gestazionale in base alle carte antropometriche di Bertino E. et al. ( JPGN 2010). Infatti, mentre in neonatologia è generalmente definito SGA il neonato con peso e/o lunghezza alla nascita <10° percentile per età gestazionale e sesso, in endocrinologia pediatrica si raccomanda di considerare SGA il neonato con tali parametri inferiori a –2 DS o al 3° percentile perché questo permette di identificare la maggior parte dei soggetti che richiedono un follow-up auxologico.

Per la definizione di neonati “a termine” e “late preterm” abbiamo utilizzato le linee guida della American Academy of Pediatrics e l'American College of Obstetricians and Gynecologists , secondo cui si definiscono neonati a termine quelli nati tra la 37° e la 41° settimana + 6 giorni (tra 259 e 293 giorni) di età gestazionale, e late preterm quelli nati tra la 34° e la 36° settimana + 6 giorni (tra 238 e 258 giorni) di età gestazionale.

Sono state incluse nel nostro studio retrospettivo tutte le gravidanze consecutive espletate nel nostro centro (U.O. Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 inclusi esitate nel parto di nati vivi piccoli per l’età gestazionale (SGA). In questo periodo, su una popolazione di 6603 nati vivi sopra le 34 settimane, abbiamo osservato un numero di 183 neonati SGA (incidenza del 2,77%) di età gestazionale compresa tra le 34 e le 42 settimane. Di questi, gli SGA a termine sono stati 124 (2,06% dei nati a termine) mentre i late preterm sono stati 59 (10,08% dei late preterm).

Gli obiettivi principali di questo studio sono stati: l’analisi della prevalenza della nascita SGA con peso <3° percentile (SGAw) in neonati a termine e late preterm e dei fattori di rischio di nascita SGA (presenza di qualsiasi tipo di patologia fetale o materna in gravidanza riportate nella cartella neonatale); la valutazione dell’outcome neonatale (morbidità e mortalità) delle due popolazioni di neonati SGA (popolazione a termine vs popolazione late preterm) analizzando l’influenza di diversi fattori, al fine di identificare alcuni predittori precoci di outcome. La conoscenza di tali fattori può permettere di attivare percorsi diagnostico-terapeutici differenziati in funzione della natura e dell’entità del rischio.

Abbiamo valutato i seguenti parametri:
1) Indice di Apgar alla nascita
2) Peso, altezza, circonferenza cranica alla nascita
3) Esame emocromocitometrico
4) Elettroliti e calcio ionizzato (ottenuto dall’emogasanalisi)
5)Quadro ormonale (cortisolo, ormone tireotropo (TSH), tiroxina libera (fT4), 25-OH-D)
6) Presenza e durata di eventuali ipoglicemie
7) Ecografie: cerebrale, cardiaca, renale
8) RM encefalo, quando effettuata
9) Presenza di malformazioni
10)Frequenza cardiaca e frequenza respiratoria
11) Necessità di intubazione orotracheale e/o somministrazione di surfactante
12) Presenza di RDS (definita come insufficienza respiratoria tale da richiedere un supporto ventilatorio nelle prime 24 h di vita, incluso nCPAP e supplementazione di ossigeno)
13) Presenza di apnee
14) Presenza di ittero tale da richiedere fototerapia
15) Problemi di alimentazione (definita come necessità di alimentazione mediante gavage orogastrico o per via perenterale)
16) Giorni di degenza
17) Exitus

Non abbiamo riscontrato differenze significative tra maschi e femmine all’interno ciascun gruppo, e il trend annuale di incidenza di nati SGA non ha subito variazioni statisticamente significative tra il 2011 e il 2013.

I principali fattori prenatali associati a nascita SGA sono risultati essere: IUGR, problemi durante la gravidanza (matrorragie, eclampsia, ipertensione arteriosa), precedenti gravidanze abortive, abitudine al fumo di sigaretta, assunzione di droghe, diabete gestazionale, tireopatia materna.

Per quanto riguarda i fattori di rischio relativi a ciascun gruppo (termine vs late preterm), abbiamo riscontrato una differenza statisticamente significativa tra il gruppo dei late preterm e il gruppo dei neonati a termine relativamente ai seguenti dati: problemi insorti durante la gravidanza –ipertensione arteriosa, metrorragie, eclampsia- (p<0.0001), necessità di ricorrere al taglio cesareo al momento del parto (p<0.001), IUGR (p<0.001), gravidanze gemellari (p<0.05), età materna più avanzata (p<0.005): tutte queste condizioni si sono verificate con maggior prevalenza nel gruppo dei late preterm. Abbiamo invece riscontrato una maggiore frequenza di patologia tiroidea materna nel gruppo dei nati a termine (p<0.005). Non sono emerse differenze statisticamente significative fra i due gruppi relativamente all’incidenza di diabete gestazionale, abitudine al fumo di sigaretta, assunzione di droghe, ricorso a gravidanza medicalmente assistita, precedenti gravidanze abortive.
Per quanto riguarda i dati di otucome, l’analisi statistica è in corso.
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