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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09212012-100606


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BRAMBILLA, GINO ANDREA
Indirizzo email
brambilla_g@yahoo.it
URN
etd-09212012-100606
Titolo
Studio del trasporto litoraneo di sedimenti grossolani nel brevissimo termine in condizioni di tempo buono su due spiagge grossolane (Marina di Pisa, Pisa, e Portonovo, Ancona).
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Dott. Sarti, Giovanni
correlatore Dott. Bertoni, Duccio
Parole chiave
  • erosion
  • coastal
  • beaches
  • beach
  • pebbles
  • ghiaia
  • costiera
  • erosione
  • Barbarossa
  • Portonovo
  • spiagge
  • spiaggia
  • ciottoli
Data inizio appello
12/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/10/2052
Riassunto
L'erosione costiera è un fenomeno che colpisce gran parte delle aree prossime al mare. Solo in Europa il tasso di erosione è stimato in circa 15 km2 l'anno di superficie persa, con una spesa corrispondente di circa 3 miliardi di euro annui per le varie misure di attenuazione e risoluzione del problema. Per salvaguardare l'aspetto economico ed ambientale, è molto importante conoscere le modalità di spostamento dei sedimenti componenti la spiaggia di interesse, così da effettuare interventi mirati in caso di eccessiva erosione. Il presente lavoro di tesi si propone di studiare il comportamento dei ciottoli che costituiscono la spiaggia di Barbarossa, a Marina di Pisa (Pisa), e di Portonovo (Ancona) nel breve termine (osservazioni dopo 6 e 24 ore dal lancio dei traccianti) e in condizioni di tempo buono attraverso l’utilizzo della tecnologia RFID.
Le spiagge oggetto di studio sono state campionate in modo tale da prelevare i ciottoli che sono poi stati associati in laboratorio ad un transponder (tag): in questo modo i ciottoli possono poi essere captati da un’antenna (reader) che emette radio segnali a bassa frequenza. Successivamente i ciottoli sono stati reinseriti sulle spiagge di appartenenza, seguendo dei transetti trasversali rispetto alla linea di costa ed in base agli elementi morfologici costituenti il profilo della spiaggia (berma ordinaria, swash zone e step). Utilizzando uno strumento di posizionamento GPS-RTK sono state registrate le coordinate di tutti i ciottoli-campione al momento dell'iniezione, e durante entrambe le campagne di recupero, ovvero dopo 6 ore (primo rilievo) e dopo 24 ore (secondo rilievo).
In seguito sono stati processati i dati ottenuti, calcolando le distanze e la direzione di spostamento di ogni tracciante ritrovato ed i valori percentuali di recupero e di spostamento superiore a 0,5 m, ritenuto il valore minimo di trasporto significativo tenuto conto dell'errore strumentale ed umano. Dall’analisi dei dati è risultato che anche dopo pochissime ore dall'iniezione i ciottoli subivano spostamenti anche di notevole entità: considerando anche l'assenza di eventi meteo-marini ad alta energia questo dato è da ritenersi rappresentativo della situazione tipica degli ambienti studiati in condizioni di tempo buono. Le due spiagge hanno inoltre dimostrato alcune caratteristiche di spostamento comuni: in entrambi i siti in esame, infatti, lo spostamento prevalente è avvenuto nella swash zone, già a partire da poche ore dall’iniezione. I dati confermano che tale area è quella caratterizzata dalle maggiori energie anche quando il moto ondoso è minimo: inoltre a favorire il movimento dei traccianti verso lo step contribuisce la forza di gravità, determinata dalla pendenza non trascurabile della battigia sulle spiagge oggetto di studio. Con il trascorrere delle ore si è verificato un aumento del trasporto dei ciottoli iniettati in prossimità della berma, mentre la zona di step si conferma quella meno soggetta a variazioni in queste condizioni. I risultati ottenuti con il presente lavoro sono in controtendenza rispetto al pensiero comune secondo cui su spiagge ghiaiose il movimento dei sedimenti grossolani si verifica esclusivamente durante gli episodi di energia medio-alta, mentre l’equilibrio è conservato in condizioni di tempo buono. L’entità del movimento dei traccianti rilevata già dopo poche ore dal loro inserimento dimostra quindi la dinamicità di questo ambiente anche nel brevissimo termine.
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