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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09202016-102801


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BENVENUTI, LAURA
URN
etd-09202016-102801
Titolo
Meccanismi alla base degli effetti non anticoagulanti di apixaban e dabigatran sull'integrita della mucosa intestinale: studio pre-clinico comparativo
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott. Fornai, Matteo
Parole chiave
  • recettori attivati da proteasi
  • nuovi anticoagulanti orali
  • enteropatia da FANS
Data inizio appello
13/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
I nuovi anticoagulanti orali (NOAC) possiedono una buona efficacia e maggiore sicurezza di impiego rispetto ai vecchi anticoagulanti. Tuttavia, alcuni di essi possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale (GI), specialmente in caso di danno concomitante o preesistente. Nella presente tesi sono stati studiati gli effetti di apixaban (inibitore diretto del fattore Xa) e dabigatran (bloccante diretto della trombina) in un modello sperimentale di enteropatia indotta da indometacina nel ratto. Inoltre, poiché i fattori della coagulazione sono anche in grado di attivare i recettori attivati dalle proteasi (PAR), è stato esaminato il coinvolgimento dei recettori PAR1 (dotati di attività protettiva nei confronti del tratto GI) e PAR2 (con attività lesiva a livello GI) negli effetti di apixaban e dabigatran sull’integrità e sui processi di riparazione della mucosa intestinale. Ratti maschi sono stati trattati con indometacina da sola o in associazione con i farmaci in studio per 14 giorni. Gli animali sono stati processati per l’analisi dell’emoglobina plasmatica, della calprotectina fecale e dei livelli di mieloperossidasi (MPO) e malondialdeide (MDA) nell’ileo. Il trattamento con indometacina ha determinato un incremento dei livelli di calprotectina, MPO ed MDA e una riduzione dell’emoglobina plasmatica. In queste condizioni, il trattamento concomitante con apixaban non ha prodotto variazioni significative di tutti i parametri esaminati, mentre dabigatran ha determinato un ulteriore significativo aumento della calprotectina e una ulteriore riduzione dell’emoglobina plasmatica. L’impiego dei ligandi PAR1 e PAR2 in associazione al trattamento con apixaban e dabigatran ha permesso di evidenziare un ruolo protettivo più marcato legato all’attivazione dei PAR1 rispetto a quanto osservato in presenza del blocco dei recettori PAR2. In conclusione, dabigatran ha dimostrato di possedere un effetto dannoso più elevato sull’integrità della mucosa intestinale e sul sanguinamento digestivo, rispetto ad apixaban. Queste differenze sembrano essere legate al blocco indiretto della via PAR1 e alla mancata inibizione della via PAR2 indotti da dabigatran.
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