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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09202011-125016


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PALUZZI, ILARIA SILVIA
URN
etd-09202011-125016
Titolo
Indagine immunoistochimica dell'espressione della proteina p63 nei tumori mammari del cane e del gatto
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Poli, Alessandro
correlatore Dott.ssa Millanta, Francesca
controrelatore Dott. Coli, Alessandra
Parole chiave
  • cane
  • gatto
  • immunoistochimica
  • p63
  • tumori mammari
Data inizio appello
28/10/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
La proteina p63 è un fattore di trascrizione appartenente alla famiglia della proteina oncosoppressiva p53. In immunoistochimica, viene utilizzata comunemente come marker per le cellule mioepiteliali nei tumori mammari della specie umana e, più recentemente , in quelli delle specie canina. Esistono pareri contrastanti riguardo al ruolo di questa proteina nelle patologie neoplastiche, essendo considerata, da alcuni autori, responsabile dell’aumento dell’invasività e del potere metastatico e da altri, invece, come proteina in grado, come la p53, di attivare l’apoptosi cellulare, riducendo così l’aggressività della neoplasia. Questo studio si propone, quindi, di valutare ulteriormente il ruolo di tale proteina nei tumori mammari canini e felini. Sono stati presi in esame 30 casi di tumore mammario di cane e 18 casi di tumore mammario di gatto, i quali sono stati sottoposti ad indagine immunoistochimica per la valutazione dell’espressione della proteina p63. Nella specie canina, sono risultati positivi il tessuto sano, l’iperplasia, gli adenomi e i carcinomi dalla prognosi migliore, mentre sono risultati negativi i carcinomi dalla prognosi infausta. È stata riscontrata una correlazione positiva (p< 0.01) tra l’espressione della p63 e il grado istologico dei carcinomi e tra l’espressione della stessa e la sopravvivenza dei soggetti. Per quanto riguarda la specie felina, sono risultati positivi 3/18 carcinomi (17%), ma non si sono osservate differenze statisticamente significative tra l’espressione della p63 e i vari parametri presi in considerazione. Alla luce dei dati ottenuti, soprattutto per quanto riguarda la specie canina, la proteina p63 sembra associata a forme neoplastiche meno aggressive.
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