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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09192007-143743


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
CALZOLANI, STEFANO
URN
etd-09192007-143743
Titolo
Utilizzo di biomarker di genotossicità in Leuciscus cephalus cabeda per la valutazione della qualità ambientale lungo il corso del fiume Cecina
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Nigro, Marco
Relatore Frenzilli, Giada
Parole chiave
  • acetilcolinesterasi
  • diffusion assay.EROD
  • test micronucleo
  • cavedano
  • biomonitoraggio
  • biomarker
  • fiume Cecina
  • genotossicità
  • comet assay
Data inizio appello
22/10/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
22/10/2047
Riassunto
Lo studio delle risposte cellulari alla contaminazione ambientale è una tematica di attualità, in quanto permette di indagare i meccanismi che mediano il danno biologico associato all’inquinamento e fornisce strumenti per valutare la qualità ambientale. Per quanto riguarda gli ambienti acquatici, specie ittiche e molluschi sono gli organismi più frequentemente utilizzati, sia come modelli animali nelle indagini in laboratorio, sia come specie sentinella per il biomonitoraggio. In questa tesi sono state prese in esame le alterazioni genotossiche ( sia come strand breaks che come danno cromosomico) e l’induzione di fenomeni apoptotici in una specie ittica , il cavedano ( leuciscus cephalus cabeda) campionata presso tre siti lungo il corso del fiume Cecina, caratterizzati da un differente livello di contaminazione ( Berignone,Saline di Volterra e Ponteginori).Le risposte genotossiche sono state integrate con lo studio del bioaccumulo dei metalli, della biotrasformazione delle sostenze organiche (EROD) e dell’attività dell’enzima acetilcolinesterasi, per meglio caratterizzare l’impatto nelle stazioni oggetto dell’indagine ( queste analisi sono state svolte nell’ambito di una collaborazione con l’ Università Politecnica delle Marche). Il danno al DNA e l’induzione dell’apoptosi sono stati studiati negli eritrociti circolanti e nel rene cefalico ( organo emopoietico). Per la valutazione di strand breaks è stata impiegata la tecnica nota come Comet assay ; il danno cromosomico è stato misurato mediante il test del micronucleo; la percentuale di cellule apoptotiche è stata valutata mediante il Diffusion assay.
I risultati hanno messo in evidenza che nelle stazioni di Saline di Volterra e Ponteginori ( influenzate da attività antropiche) i cavedani mostrano un grado di frammentazione del DNA significativamente maggiore rispetto al sito di Berignone (localizzato più a monte delle principali fonti di contaminazione ). Anche in termini di danno cromosomico , i cavedani campionati presso la stazione di Berignone hanno evidenziato la più bassa frequenza di cellule micronucleate nel sangue periferico e nel rene. Tra le due stazioni impattate, Saline di Volterra è risultata la più compromessa, sia per quanto concerne il danno cromosomico che la frequenza di cellule apoptotiche. Non si sono registrate differenze tra le tre stazioni per quanto riguarda l’attività EROD e acetilcolinesterasica. Ciò sembrerebbe escludere sia una contaminazione da sostanze organiche in genere ( IPA, PCB, ecc), sia da pesticidi. Diversamente, le concentrazioni di mercurio nel tessuto muscolare sono risultate elevate nei pesci provenienti dalle stazioni di Saline di Volterra e Ponteginori.
In considerazione del fatto che il fiume Cecina è stato incluso nei siti destinati a bonifica, i dati raccolti potrebbero rappresentare una utile base di conoscenze per ulteriori approfondimenti sugli effetti biologici della contaminazione e per seguire nel tempo il recupero ambientale conseguente ai futuri interventi di risanamento.
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