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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09182009-082847


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BELLINI, LORENZO
URN
etd-09182009-082847
Titolo
Il ruolo degli allelochimici nel rapporto insetto-pianta. Un caso di studio su Callistemon spp. e Bemisia tabaci
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Prof. Rossi, Elisabetta
correlatore Prof. Sacchetti, Patrizia
correlatore Prof. Cioni, Pier Luigi
Parole chiave
  • relazioni tritrofiche
  • semiochimici
Data inizio appello
05/10/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/10/2049
Riassunto
Gli allelochimici sono composti organici volatili che mediano interazioni interspecifiche tra i diversi livelli delle catene trofiche. Quelli prodotti dalle piante sono coinvolti principalmente nella difesa contro fitofagi e patogeni e nella riproduzione, esercitando attrazione nei confronti di animali che consentano l’impollinazione e la dispersione dei semi. Da un punto di vista pratico, la loro identificazione può essere un potenziale mezzo di controllo del comportamento di specie animali, insetti in particolare, dannose alle piante.
Nel presente lavoro è stata condotta un’indagine allo scopo di identificare gli allelochimici coinvolti nel rapporto tra piante del genere Callistemon, arbusti sempreverdi della famiglia delle Myrtaceae ormai molto diffusi nei giardini e nelle sistemazioni a verde, e Bemisia tabaci, Aleurodide fitomizo ampiamente diffuso in molte parti del mondo dove causa ingenti danni sia a colture di pieno campo che in serra.
A tale scopo, sono stati effettuati alcuni biosaggi in olfattometro verticale e a Y. Le analisi sono state condotte su tre specie, C. pallidus, C. laevis e C. phoeniceus. Si è proceduto quindi ad un’analisi dei composti volatili emessi dalle foglie tramite SPME-GC/MS.
I biosaggi in olfattometro hanno mostrato una maggiore attrazione dell’insetto nei confronti di C. pallidus. Il composto principale delle emissioni volatili di C. pallidus è risultato essere il monoterpene ossigenato linalolo (15.5%), presente in concentrazioni molto basse nelle altre due specie, dove invece è risultata essere presente un’alta concentrazione del monoterpene ossigenato 1,8-cineolo (47,1% e 89,1%, rispettivamente), contenuto soltanto in tracce in C. pallidus.
Confrontando le risposte dell’insetto a tali composti puri, l’1,8-cineolo è sembrato mostrare un effetto repellente verso l’insetto.
Questo risultato potrebbe essere importante in vista di una potenziale applicazione in strategie di lotta integrata contro B. tabaci.
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