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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09172013-163034


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BARSOTTI, FRANCESCO
URN
etd-09172013-163034
Titolo
Scompenso Cardiaco Acuto e Sindrome Cardio-Renale nel setting di Medicina d'Urgenza
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Carmassi, Franco
Parole chiave
  • Scompenso Cardiaco Acuto
  • Sindrome Cardio-Renale
Data inizio appello
15/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le malattie cardiache e renali sono frequenti e spesso coesistono determinando un significativo aumento di mortalità e morbidità, della difficoltà di gestione dei pazienti e dei costi sanitari.
La stretta correlazione che esiste tra cuore e rene ha suscitato negli ultimi anni un crescente interesse, tanto da far ipotizzare l’esistenza di una sindrome cardio-renale definita come “una disfunzione combinata di cuore e rene in cui l’alterazione acuta o cronica di uno dei due organi può indurre alterazioni acute o croniche anche nell’altro”.
Il tempestivo inquadramento di una concomitante disfunzione renale in un paziente con insufficienza cardiaca è di fondamentale importanza non solo per il suo impatto prognostico, ma anche perché l’uso di molti presidi terapeutici, comunemente usati per il trattamento dello scompenso, aumenta il rischio di eventi avversi.
Gli scopi della tesi sono: valutare gli effetti dell’insufficienza renale sullo scompenso cardiaco in qualità di fattore prognostico negativo e sottolineate come, un corretto ripristino della funzionalità renale, sia alla base del miglior outcome del paziente.

Sono stati esaminati, presso l’U.O. di Medicina d’Urgenza Universitaria, 60 pazienti i quali venivano ammessi in reparto con la diagnosi di “scompenso cardiaco”. Solamente 46 di questi, una volta riesaminati, avevano una corrispondenza positiva con i criteri di Framingham. I pazienti reclutati venivano sottoposti a esami ematochimici e strumentali che hanno permesso di dimostrare come, una gestione corretta della terapia nei confronti di un’alterata funzionalità renale, possa giocare un ruolo cruciale nella risoluzione del quadro acuto.
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