Tesi etd-09152015-150429 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIUNTINI, MIRKO
URN
etd-09152015-150429
Titolo
ANALISI DIFFERENZIALE NEL PROCESSO DI MAKE OR BUY IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA ED ALTA DISINFEZIONE: IL CASO ASL 12 VIAREGGIO
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
- make or buy
- sanità
Data inizio appello
05/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il sistema sanitario nazionale italiano, nel 1992, è stato sottoposto ad una svolta aziendalistica attraverso l’emanazione della legge 502\1992 (poi completata successivamente con la legge 517\1993) che lo ha sottoposto ad una versa e propria “rivoluzione” tanto da essere considerata ancora oggi come una sorta di testo unico sanitario.
Tale legge 502\1992 si basava su 3 elementi caratterizzanti:
-modifica della governance istituzionale del sistema
-modifica del criterio di gestione
-creazione di un “quasi mercato sanitario” (conseguenza dei 2 precedenti)
Ai fini della redazione di questo elaborato, assume particolare rilevanza soprattutto il secondo elemento (modifica del criterio di gestione): mentre prima dell’emanazione di tale legge la gestione era scollegata dalle risorse, adesso si ha un collegamento tra i 2 elementi attraverso l’aziendalizzazione del sistema sanitario; dove “aziendalizzare” non significa introdurre un sistema di gestione manageriale tipico delle organizzazione private ma, invece, significa introdurre la finalità dell’equilibrio economico a valere nel tempo (di conseguenza il sistema manageriale non è il fine dell’aziendalizzazione ma il suo strumento per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati).
In funzione di ciò, la precedente USL (Unità Sanitaria Locale) diviene una vera e propria azienda dotata di autonomia organizzativa, gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile.
A sottolineare questo enorme cambiamento dal punto di vista organizzativo e manageriale anche il nome viene trasformato da USL in ASL (Azienda Sanitaria Locale); non è difficile, però, ritrovare sul territorio anche realtà che hanno adottato differenti diciture come AUSL (Aziende Unità Sanitaria Locale) utilizzata proprio dalla struttura sanitaria presso la quale è stato redatto il presente elaborato.
Le ASL, quindi, fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale, sono aziende con una personalità giuridica pubblica ed una propria autonomia imprenditoriale; solitamente sono organizzate in distretti sanitari di base, presidi ospedalieri e dipartimenti.
La ASL, inoltre, è caratterizzata da vari servizi come: il presidio ospedaliero, il consultorio, la continuità assistenziale, l’assistenza domiciliare e in residenze socio sanitarie, il CUP, il medico di famiglia e infine i servizi per la salute mentale.
Tale aziendalizzazione, di conseguenza, ha comportato l’introduzione a fianco delle varie attività che vengono quotidianamente svolte e che divengono oggetto di valutazione in un’ottica gestionale (come programmazione, budgeting, controllo e reporting tipiche di un sistema denominato come “controllo di gestione”) anche di attività che rientrano in un’ottica più a carattere manageriale e tra le quali rientra anche il processo di “make or buy”, indubbiamente di interesse rilevante per tutte le realtà aziendali di produzione ed offerta di beni di consumo (soprattutto le c.d. commodities) sia, seppur in maniera inferiore, alle organizzazioni specializzate nell’offerta di sevizi.
La possibilità di sfruttare tale strumento gestionale del “make or buy”, ha assunto all’interno del sistema sanitario toscano un carattere di rilevanza ancora maggiore attraverso la costituzione di un apposito ente amministrativo (dapprima denominato ESTAV e composto da tre unità ciascuna riferita ad un’Area Vasta, e successivamente tramutato in ESTAR con un bacino di utenza maggiorato in quanto facente riferimento alle aziende sanitarie dell’intera Toscana) con l’obiettivo di ottimizzare la spesa regionale destinata ai beni sanitari pur mantenendo elevati standard di qualità nell’erogazione delle prestazioni.
Il presente elaborato, basato su una personale esperienza presso la “AUSL 12 Viareggio” in riferimento alle attività di endoscopia digestiva ed alta disinfezione degli strumenti utilizzati nello svolgimento di quest’ultima, quindi, verte proprio intorno all’opportunità gestionale definita dall’introduzione di tale ente, allo scopo di valutare l’effettiva presenza di benefici da parte delle aziende sanitare nello sfruttamento delle opportunità offerte da ESTAR rispetto ad acquisti ed acquisizioni in proprio.
Tale legge 502\1992 si basava su 3 elementi caratterizzanti:
-modifica della governance istituzionale del sistema
-modifica del criterio di gestione
-creazione di un “quasi mercato sanitario” (conseguenza dei 2 precedenti)
Ai fini della redazione di questo elaborato, assume particolare rilevanza soprattutto il secondo elemento (modifica del criterio di gestione): mentre prima dell’emanazione di tale legge la gestione era scollegata dalle risorse, adesso si ha un collegamento tra i 2 elementi attraverso l’aziendalizzazione del sistema sanitario; dove “aziendalizzare” non significa introdurre un sistema di gestione manageriale tipico delle organizzazione private ma, invece, significa introdurre la finalità dell’equilibrio economico a valere nel tempo (di conseguenza il sistema manageriale non è il fine dell’aziendalizzazione ma il suo strumento per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati).
In funzione di ciò, la precedente USL (Unità Sanitaria Locale) diviene una vera e propria azienda dotata di autonomia organizzativa, gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile.
A sottolineare questo enorme cambiamento dal punto di vista organizzativo e manageriale anche il nome viene trasformato da USL in ASL (Azienda Sanitaria Locale); non è difficile, però, ritrovare sul territorio anche realtà che hanno adottato differenti diciture come AUSL (Aziende Unità Sanitaria Locale) utilizzata proprio dalla struttura sanitaria presso la quale è stato redatto il presente elaborato.
Le ASL, quindi, fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale, sono aziende con una personalità giuridica pubblica ed una propria autonomia imprenditoriale; solitamente sono organizzate in distretti sanitari di base, presidi ospedalieri e dipartimenti.
La ASL, inoltre, è caratterizzata da vari servizi come: il presidio ospedaliero, il consultorio, la continuità assistenziale, l’assistenza domiciliare e in residenze socio sanitarie, il CUP, il medico di famiglia e infine i servizi per la salute mentale.
Tale aziendalizzazione, di conseguenza, ha comportato l’introduzione a fianco delle varie attività che vengono quotidianamente svolte e che divengono oggetto di valutazione in un’ottica gestionale (come programmazione, budgeting, controllo e reporting tipiche di un sistema denominato come “controllo di gestione”) anche di attività che rientrano in un’ottica più a carattere manageriale e tra le quali rientra anche il processo di “make or buy”, indubbiamente di interesse rilevante per tutte le realtà aziendali di produzione ed offerta di beni di consumo (soprattutto le c.d. commodities) sia, seppur in maniera inferiore, alle organizzazioni specializzate nell’offerta di sevizi.
La possibilità di sfruttare tale strumento gestionale del “make or buy”, ha assunto all’interno del sistema sanitario toscano un carattere di rilevanza ancora maggiore attraverso la costituzione di un apposito ente amministrativo (dapprima denominato ESTAV e composto da tre unità ciascuna riferita ad un’Area Vasta, e successivamente tramutato in ESTAR con un bacino di utenza maggiorato in quanto facente riferimento alle aziende sanitarie dell’intera Toscana) con l’obiettivo di ottimizzare la spesa regionale destinata ai beni sanitari pur mantenendo elevati standard di qualità nell’erogazione delle prestazioni.
Il presente elaborato, basato su una personale esperienza presso la “AUSL 12 Viareggio” in riferimento alle attività di endoscopia digestiva ed alta disinfezione degli strumenti utilizzati nello svolgimento di quest’ultima, quindi, verte proprio intorno all’opportunità gestionale definita dall’introduzione di tale ente, allo scopo di valutare l’effettiva presenza di benefici da parte delle aziende sanitare nello sfruttamento delle opportunità offerte da ESTAR rispetto ad acquisti ed acquisizioni in proprio.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi_Mir...ntini.pdf | 2.70 Mb |
Contatta l’autore |