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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09152015-130216


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARTELLONI, BEATRICE
URN
etd-09152015-130216
Titolo
il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili. analisi empirica sulle societa' quotate.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Allegrini, Marco
Parole chiave
  • attestazione
  • legge sul risparmio
  • analisi empirica
  • dirigente preposto
Data inizio appello
05/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari è una figura che è stata introdotta in Italia con la legge n. 262 del 28 dicembre 2005, la c. d. Legge sul Risparmio, legge che è stata emanata con l’obiettivo di aumentare e rafforzare l’attendibilità delle informazioni di natura finanziaria.
La legge in esame si ispira alla normativa americana del Sarbanes - Oxley Act, emanata il 30 luglio 2002 a seguito degli scandali finanziari avvenuti nei primi anni del 2000; la legge federale impone l’obbligo allo Chief Executive Officer e allo Chief Financial Officer di andare ad attestare i bilanci annuali e trimestrali e tutte le informazioni di carattere finanziario, in modo che questi risultino veritieri e corretti e che siano conformi alle risultanze delle scritture contabili. Inoltre, lo C.F.O. e lo C.E.O. dovranno certificare che il sistema di controllo interno della società risulta efficace.
Le novità che ha voluto introdurre il legislatore italiano sono principalmente quattro:
• la creazione e l’introduzione della nuova figura del dirigente preposto all’interno delle società;
• la redazione di un’attestazione da parte del dirigente preposto e dell’organo amministrativo delegato sull’adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo – contabili;
• inoltre, sempre nella solita attestazione deve essere certificato che quanto è iscritto in bilancio corrispondenze alla risultanze dei libri e scritture cantabili;
• infine, il dirigente preposto e l’amministratore delegato devono certificare che i documenti emessi dalla società sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica .
La nuova figura introdotta è disciplinata all’articolo 154 – bis del T.U.F. e deve essere nominata obbligatoriamente da tutte le società quotate aventi l’Italia come Stato membro di origine; la disciplina parte dal presupposto di andare a migliorare la qualità e trasparenza delle informazioni societarie prevedendo due tipi di intervento:
- il primo di carattere interno che prevede la regolamentazione della qualità delle infrazioni che vengono raccolte attraverso il sistema di controllo interno;
- il secondo è di carattere esterno e prevede che ci sia una maggior trasparenza nella divulgazione delle informazioni finanziarie rivolte al mercato.
Il presente lavoro si propone di andare ad analizzare, nel primo capitolo, l’articolo 154 – bis esaminando i compiti e le funzioni affidati alla nuova figura del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e, inoltre, descrivendo il suo rapporto con gli altri organi interni delle società.
Nel secondo capitolo si va a descrivere l’attività che effettivamente il dirigente preposto deve svolgere per poter arrivare a redigere, alla fine dell’esercizio, l’attestazione richiesta dalla normativa; infatti, al dirigente preposto devono essere assegnati poteri e mezzi per lo svolgimento dei compiti e controlli che devono essere effettuare sul sistema di controllo interno adottato dalla società. Oltre all’attestazione, che deve essere redatta unitamente all’amministratore delegato, il dirigete preposto deve predisporre, o comunque controllare già quelle in uso dalla società, le procedure amministrative e contabili che servono per la formazione del bilancio d’esercizio e, se redatto, del bilancio consolidato.
Nell’ultimo capitolo, infine, è stata svolta un’analisi empirica sulle attestazione delle quaranta società quotate sulla borsa italiana in base all’indice del Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa (FTSE MIB), rilasciate dai dirigenti preposti allegate al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato.
L’analisi è iniziata facendo un confronto tra la normativa americana e quella italiana, sottolineando le differenze che ci sono, arrivando poi alla valutazione delle differenze tra le attestazioni allegate al reporting finanziario annuale delle società italiane. Le differenze analizzate riguardano:
• il Framework di riferimento usato per il controllo del sistema interno;
• la carica che riveste il soggetto che, oltre al dirigente preposto, firma l’attestazione;
• l’organo deputato alla nomina del dirigente preposto e il suo rapporto con questo;
• i requisiti che la società richiede per la nomina a dirigente preposto;
• i poteri e mezzi effettivamente attribuiti al dirigente preposto.







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