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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09152014-120734


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CASTELLI, GASPARE
URN
etd-09152014-120734
Titolo
contratti bancari e profili usurari degli interessi
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Teti, Raffaele
Parole chiave
  • anatocismo
  • commissione di massimo scoperto
  • interessi moratori
  • rimedi civilistici dell'usura
  • sperequazione temporale
  • sproporzione contrattuale
  • tipologie degli interessi usurari
  • usura
  • usura sopravvenuta
Data inizio appello
10/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato si occupa in senso stretto dell’ usura legata ai contratti di mutuo ed in genere ad operazioni bancarie, in cui pertanto l’usura si qualifica in ragione di una sproporzione tra le parti di prestazioni pecuniarie. L’oggetto dell’elaborato riguarderà alcuni problemi lasciati irrisolti dalla legge antiusura 108/96, con riferimento sia alle lacunose e antinomiche conseguenze civilistiche dell’usura sia, seppure brevemente, alle reciproche interferenze tra usura civile e usura penale. Inoltre, verranno trattati alcuni profili usurari degli interessi che hanno generato un ingente contenzioso tra banca e cliente, avente ad oggetto alcuni fenomeni il cui inquadramento normativo e la cui usurarietà è tutt’ora dibattuta. Saranno trattati quindi il problema dell’usura sopravvenuta, le tesi sull’usurarietà degli interessi moratori, la legittimità e/o usurarietà della commissioni di massimo scoperto e, infine, il tormentato dibattito sulle clausole anatocistiche applicate dalle banche.
Trattandosi di un’analisi giuridica, il metodo seguito è prettamente tecnico-giuridico, ma non “vecchia maniera” ( cioè limitato ed introverso), ma “nuova maniera” ovvero secondo criteri di valutazione extra e/o meta giuridici che sappiano trarre le dovute considerazioni critiche per edificare, in modo estroverso, un diritto non ancora scritto, né pensato, ma da riscrivere e da ripensare, specialmente in relazione ad una differenziazione, non solo dei soggetti che chiedono prestiti, ma anche in relazione alle specifiche finalità o destinazioni del credito, entro una ricomposizione ordinamentale e sistematica per soggetti e per oggetti della domanda e dell’ offerta di credito.
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