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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09142017-161103


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERNI, VERONICA
URN
etd-09142017-161103
Titolo
"Correlazione fra parametri antropometrici, profilo epatico e stile di vita in una serie consecutiva di pazienti affetti da epatopatia"
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Dott.ssa Brunetto, Maurizia Rossana
tutor Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • NASH
  • NAFLD
  • fegato
  • epatopatia
  • nutrizione
  • alimentazione
Data inizio appello
04/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abstract:

Introduzione. La steatosi epatica è una patologia del fegato, caratterizzata da un accumulo di lipidi sotto forma di trigliceridi all’interno, in oltre il 5% delle cellule epatiche. La steatosi è associata principalmente alla tossicità epatica da alcol e alla sindrome metabolica (sovrappeso/obesità in combinazione con insulino resistenza e/o dislipidemia e/o ipertensione arteriosa), ma può conseguire anche a danno iatrogeno, malnutrizione e difetti genetici. L’accumulo di grasso non è causa diretta di malattia evolutiva di fegato, ma lo diventa quando si associa a infiammazione (steato-epatite); è comunque un cofattore di peggioramento delle malattie di fegato da altra causa (Es, epatiti croniche virali). La steatosi è influenzata dallo stile di vita, alimentazione e attività fisica. La steatosi epatica, infine, sopratutto quando associata ad un quadro dismetabolico, è indice di un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, neurodegenerative e neoplastiche.

Scopo dello studio. Sono state analizzate le interazioni tra presenza ed entità della steatosi, stadio della malattia epatica, caratteristiche antropometriche e stile di vita (alimentare ed attività fisica) in pazienti con epatopatie da diverse cause.

Pazienti e Metodi. Si è trattato di uno studio di coorte osservazionale cross-sezionale su 131 pazienti (77 maschi e 54 femmine, età media 57 anni, compresa tra 16 e 79 anni) con diversi profili emato-chimici e clinico-patologici di malattia di fegato (… epatiti croniche virali .. di tipo B e .. di tipo c….). I pazienti sono stati consecutivamente visitati presso l’Unità Operativa di Epatologia, Centro di Riferimento della Regione Toscana per le Epatopatie Croniche e il Tumore del Fegato per definizione diagnostica, stadiazione della loro epatopatia o per controlli periodici. Dopo il consenso informato i pazienti sono stati intervistati per valutare le loro abitudini alimentari e stile di vita e sono stati registrati i parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenza vita e circonferenza fianchi). Durante il colloquio è stato somministrato un questionario per valutare le abitudini e preferenze alimentari ed entità e tipo di attività fisica. Le diverse combinazioni di parametri e variabili (n = 61, registrati in apposito data base, Excel) sono stati confrontati con la presenza e il grado della steatosi valutati utilizzando rispettivamente il Fatty Liver Index (FLI) e il Controlled Attenuation Parameter (CAP) e lo stadio della malattia epatica valutato mediante elastometria epatica (Fibroscan). L’analisi statistica è stata condotta utilizzando il pacchetto software SPSS (versione 20.0, SPSS Inc., Chicago, IL, USA).

Risultati. Per quanto riguarda la steatosi epatica, valutata con l’indice steatometrico CAP > 248 dB/m, sono risultate significativamente associate (analisi multivariata) le seguenti variabili: FLI > 60 p < 0.000 la circonferenza vita (mediana 109 cm, range 84-149 cm; p = ,039), BMI (mediana 30, range 23- 39,6; p = ,062), trigliceridi (mediana 122 mg/dl, range34-442 mg/dl; p = ,020) e indice elastometrico ( Fibroscan; mediana 9,100 KPa, range 3,09-75,0 KPa ; p = ,036). Per quanto riguarda lo stadio di malattia di fegato, valutato con Fibroscan per cut-off crescenti 8, 10 e 12 kPa, l’unica variabile significativa per tutte le soglie di Fibroscan utilizzate è risultata essere l’età (significativa con p < 0,000); mentre la dislipidemia (trigliceridi e/o colesterolo totale superiori alla norma; p = ,018) è risultata significativamente associata solo per valori di Fibroscan =/> 8 KPa. Per quanto riguarda le variabili dello stile di vita e i disturbi digestivi non sono risultati associati significativamente alla steatosi (valutata con FLI > di 60) le preferenze dei cibi (per pane e prodotti da forno, pasta, riso, pizza, carne, pesce, insaccati, formaggi, sale, dolci ), la quantità d’acqua, assunzione e frequenza di bevande alcoliche (vino e birra) e meteorismo, reflusso, senso di sazietà post prandiale, sonnolenza post-prandiale. La steatosi è risultata invece associata significativamente (test di Pearson) all’assunzione frequente di pane e prodotti da forno (p = 0.017), quantità di olio (p = 0.014), frequenza di assunzione di super alcolici (trend con p = 0,069) e attività fisica (p = 0.002). Per lo stadio di malattia (Fibroscan > 8 KPa) sono risultate significativamente correlate la frequenza settimanale di assunzione di pasta (p = 0,02) e di frutta (trend borderline (p = 0,078) e tra i sintomi gastro-intestinali solo la stipsi cronica (p = 0,016).
Conclusioni. Lo studio, anche se su una casistica limitata conferma che la steatosi epatica (come causa o cofattore di malattia di fegato) e lo stadio evolutivo di malattia dei pazienti con epatite cronica da diversa eziologia si associa ad alcune importanti caratteristiche dello stile di vita. In particolare per quanto riguarda le abitudini alimentari risulta significativo l’impatto della preferenza per un abbondante assunzione di carboidrati complessi quali pasta, pane e prodotti da forno come la pizza. Si conferma inoltre il ruolo fondamentale di un’adeguata attività fisica. E’ interessante notare che l’unico sintomo digestivo significativamente associato a una malattia di fegato più evolutiva sia la stipsi, dato che richiama il riconosciuto importante ruolo del microbiota intestinale come co-fattore patogenetico di steatosi epatica. Questi risultati necessitano però di essere verificati su altri pazienti e una coorte più numerosa che permetterà inoltre di validare il questionario sullo stile di vita e ottimizzare l’intervista riducendone i tempi con l’eliminazione delle domande sulle variabili non significativamente associate né alla steatosi nè allo stadio evolutivo di malattia di fegato.
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