Tesi etd-09132016-090938 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MEDAGLINI, GIULIA
URN
etd-09132016-090938
Titolo
Using the biomechanical characteristics of the humerus to infer the subsistence economy of the Middle Bronze Age population from Olmo di Nogara (Verona, Italy)
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Marchi, Damiano
correlatore Prof. Canci, Alessandro
controrelatore Dott. Tofanelli, Sergio
controrelatore Dott.ssa Colombo, Marta
correlatore Prof. Canci, Alessandro
controrelatore Dott. Tofanelli, Sergio
controrelatore Dott.ssa Colombo, Marta
Parole chiave
- anthropology
- antropologia
- biomeccanica
- biomechanics
- functional morphology
- humerus
- morfologia funzionale
- omero
Data inizio appello
24/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è quello di effettuare un’analisi biomeccanica di un campione di omeri provenienti dalla Necropoli Olmo di Nogara (Verona) risalente al Bronzo Medio (1700-1350 AC). Lo studio delle caratteristiche biomeccaniche dell’osso ci fornisce una serie di variabili la cui analisi statistica, integrata con informazioni archeologiche ed etnografiche, può essere utilizzata per ipotizzare i pattern comportamentali e l’economia di sussistenza delle popolazioni del passato.
La biomeccanica è la disciplina che studia le proprietà meccaniche di particolari elementi biologici. L’osso in particolare, in questo caso specifico l’omero, è un elemento che presenta un’alta plasticità, è capace cioè di modificarsi in risposta alle forze che vi vengono applicate apponendo materiale osseo lungo la direzione dove una maggiore resistenza è necessaria. In particolare, in questo studio viene applicato il metodo della Cross-Sectional Geometry (CSG), una tecnica mutuata dell’ingegneria che accomuna un osso lungo (come l’omero) a una trave cava e descrive la distribuzione del materiale (osso nel nostro caso) in ogni sezione trasversale della struttura. Per l’omero viene utilizzata la sezione al livello 35% della lunghezza dell’osso perché a questo livello non ci sono inserzioni muscolari che potrebbero alterare il profilo della sezione. Tutti gli omeri sono stati scannerizzati mediante TAC medica e tramite il programma Avizo si sono ottenute sezioni virtuali per ogni osso. Le sezioni così ottenute sono state elaborate con il programma ImageJ che restituisce le variabili biomeccaniche relative alla resistenza dell’omero alla torsione, curvatura e compressione.
La scelta dell’omero come elemento di studio è da ricondursi alla grande quantità di informazioni che si possono estrapolare da quest’osso oltre ai recenti studi che dimostrano quanto la morfologia delle ossa degli arti sia condizionata dall’economia di sussistenza e dal pattern comportamentale della popolazione.
In questo caso il campione del Bronzo Medio della necropoli Olmo di Nogara verrà analizzato. Innovazioni dell’Età del Bronzo, infatti, hanno portato a una divisione del lavoro tra uomini e donne nonché a un differente set di movimenti dovuti alla nuova economia di sussistenza.
In aggiunta a questo, il ritrovamento di spade nelle tombe di alcuni individui lascia pensare a una qualche sorta di organizzazione militare, sebbene probabilmente non complessa, che potrebbe avere dei riscontri nell’asimmetria della robustezza degli arti superiori, e quindi degli omeri, negli uomini.
La biomeccanica è la disciplina che studia le proprietà meccaniche di particolari elementi biologici. L’osso in particolare, in questo caso specifico l’omero, è un elemento che presenta un’alta plasticità, è capace cioè di modificarsi in risposta alle forze che vi vengono applicate apponendo materiale osseo lungo la direzione dove una maggiore resistenza è necessaria. In particolare, in questo studio viene applicato il metodo della Cross-Sectional Geometry (CSG), una tecnica mutuata dell’ingegneria che accomuna un osso lungo (come l’omero) a una trave cava e descrive la distribuzione del materiale (osso nel nostro caso) in ogni sezione trasversale della struttura. Per l’omero viene utilizzata la sezione al livello 35% della lunghezza dell’osso perché a questo livello non ci sono inserzioni muscolari che potrebbero alterare il profilo della sezione. Tutti gli omeri sono stati scannerizzati mediante TAC medica e tramite il programma Avizo si sono ottenute sezioni virtuali per ogni osso. Le sezioni così ottenute sono state elaborate con il programma ImageJ che restituisce le variabili biomeccaniche relative alla resistenza dell’omero alla torsione, curvatura e compressione.
La scelta dell’omero come elemento di studio è da ricondursi alla grande quantità di informazioni che si possono estrapolare da quest’osso oltre ai recenti studi che dimostrano quanto la morfologia delle ossa degli arti sia condizionata dall’economia di sussistenza e dal pattern comportamentale della popolazione.
In questo caso il campione del Bronzo Medio della necropoli Olmo di Nogara verrà analizzato. Innovazioni dell’Età del Bronzo, infatti, hanno portato a una divisione del lavoro tra uomini e donne nonché a un differente set di movimenti dovuti alla nuova economia di sussistenza.
In aggiunta a questo, il ritrovamento di spade nelle tombe di alcuni individui lascia pensare a una qualche sorta di organizzazione militare, sebbene probabilmente non complessa, che potrebbe avere dei riscontri nell’asimmetria della robustezza degli arti superiori, e quindi degli omeri, negli uomini.
File
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Thesis_G...glini.pdf | 4.40 Mb |
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