logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09122018-102042


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BOSCO, FILIPPO
URN
etd-09122018-102042
Titolo
Appunti sul Realismo Magico. Pittura tedesca e pittura italiana negli anni Venti
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Patti, Mattia
Parole chiave
  • pittura
  • Italia
  • Germania
  • realismo magico
  • nuova oggettività
  • fotografia
  • paesaggio
  • Franz Roh
  • Felice Casorati
  • Ubaldo Oppi
Data inizio appello
01/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/10/2088
Riassunto
Questo studio affronta il rapporto intercorso tra la pittura tedesca e la pittura italiana dal primo dopoguerra alla metà degli anni Venti circa, individuando come punto di avvio il fenomeno di ricezione delle opere e delle poetiche di Valori Plastici in Germania, e concludendosi con alcune note sulle presenze espositive degli italiani di ambito novecentista in territorio tedesco. All’interno di quest’arco cronologico sono analizzati alcuni snodi critici e figurativi della fortuna in Italia dei modelli tedeschi, per la maggior parte afferenti ai due rispettivi ambiti della “Nuova Oggettività” e del cosiddetto “Realismo Magico”. Sulla pista del fondamentale testo del 1925, "Nach-expressionismus. Magischer Realismus" di Franz Roh, il tracciamento della conoscenza delle opere tedesche in Italia attraverso riviste, esposizioni e presenze straniere, supporta alcuni confronti e li inserisce nel contesto di specifici temi pittorici, come la pittura di paesaggio, i problemi spaziali post-metafisici, il modello con gli antichi e l’utilizzo della mediazione fotografica. I profili di Felice Casorati e Ubaldo Oppi, affrontati in una sezione monografica, permettono di seguire questi problemi figurativi all’interno di poetiche specifiche e dall’osservazione ravvicinata di contesti biografici ed espositivi e delle rispettive pratiche d’atelier. La fortuna in Germania di questi artisti suggella nella seconda metà del decennio un dialogo fino ad allora indiretto e problematico tra pittori.
File