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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09112014-225043


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BARTOLINI, FLAVIA
URN
etd-09112014-225043
Titolo
Il potere sanzionatorio dell'Autorita Garante della Concorrenza e del Mercato
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Passalacqua, Michela
Parole chiave
  • AGCM
  • potere sanzionatorio
  • Autorità amministrative indipendenti
  • sindacato giurisdizionale in materia di sanzioni
Data inizio appello
09/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro ha la funzione di analizzare il potere sanzionatorio dell’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato, potere che costituisce uno dei principali strumenti mediante i quali, la stessa persegue la propria finalità istituzionale di vigilanza sul corretto funzionamento del mercato e di tutela del consumatore.
Il medesimo si sostanzia nell’irrogazione di misure di carattere inibitorio/ripristinatorio, atte a ripristinare la situazione antecedente alla commissione dell’infrazione, ovvero in sanzioni amministrative pecuniarie, qualora l’infrazione accertata dall’Autorità garante, presenti il requisito della gravità, le quali scaturiscono dall’attività di accertamento e di qualificazione di atti, fatti e comportamenti alla luce delle disposizioni contenute nella l. n. 287/1990 e delle norme sulla tutela del consumatore, posta in essere dall’Antitrust medesima.
Tale attività, poiché si concretizza in valutazioni di carattere tecnico ed è volta ad garantire la tutela di interessi pubblici riferibili alla collettività, mediante la quale l’Autorità controlla altresì il rispetto da parte degli operatori dei divieti recati dalla legge, non intervenendo a conformare il loro agire, non presenta carattere discrezionale.
Allo scopo di migliorare l’efficacia deterrente delle sanzioni comminate dall’Antitrust, il legislatore italiano ha introdotto nel nostro ordinamento i programmi di clemenza che, finalizzati ad assicurare la scoperta dei cartelli, possono portare all’azzeramento o alla riduzione delle misure sanzionatorie irrogate; dunque i medesimi appaiono funzionali ad agevolare l’efficacia dell’intervento dell’AGCM.
A completamento del potere sanzionatorio di quest’ultima, il legislatore ha altresì introdotto nel nostro ordinamento legislativo strumenti inediti, quali in particolare, la chiusura dei procedimenti sanzionatori senza l’accertamento dell’illecito e l’irrogazione di sanzioni con impegni comportamentali volti a porre rimedio all’illecito e addirittura con forme di moral suasion preliminari all’apertura del procedimento sanzionatorio.
Infine, la cognizione delle controversie aventi ad oggetto i provvedimenti comminati dall’Autorità antitrust, sulla base di quanto dettato dal Codice del processo amministrativo, è devoluta alla giurisdizione esclusiva del G.A., con cognizione estesa al merito; quest’ultimo in materia di sanzioni pecuniarie irrogate dall’AGCM, esercita un sindacato fortemente incisivo, che può giungere fino alla sostituzione della sanzione, anche per mezzo di una verifica della congruità della determinazione posta in essere dall’Autorità stessa e dunque dispone degli stessi poteri che la legge n. 689/1981 attribuisce al giudice ordinario.
Concludendo, nel primo capitolo sarà analizzato il potere sanzionatorio amministrativo, nel secondo saranno trattate le singole fattispecie sanzionatorie, nel terzo sarà esaminato il procedimento sanzionatorio ed infine l’ultimo si occuperà dei profili di tutela giurisdizionale.
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