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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09112013-140735


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CILLI, ALBERTO
URN
etd-09112013-140735
Titolo
La giustizia internazionale da Norimberga ai tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e il Ruanda. La Corte Penale Internazionale
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Prof. Polsi, Alessandro
Parole chiave
  • giustizia penale internazionale
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella mia tesi mi sono occupato di giustizia penale internazionale a partire dal processo di Norimberga che può essere considerato il modello di riferimento di tutte le esperienze che seguiranno. Dopo la II Guerra Mondiale, le potenze vincitrici istituirono i Tribunali di Norimberga e di Tokyo al fine di processare i criminali tedeschi e giapponesi. Esaurita la funzione di questi due tribunali un prodromo dei tribunali internazionali è individuabile nella Convenzione per la repressione del genocidio del 1948 e in quella per la repressione del crimine di apartheid del 1973. Una lunga fase che si conclude, come vedremo, con la nascita del tribunale ad hoc per la ex Jugoslavia istituito nel 1993 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (risoluzione n. 827 del 25 maggio) e del Ruanda istituito nel novembre 1994 (con risoluzione ONU n. 1168), con sede ad Arusha. Tribunali che possono essere considerati i diretti e naturali eredi del modello legale e normativo di Norimberga. E infine la Corte Penale Internazionale il cui statuto è stato negoziato e redatto nel corso della conferenza internazionale di Roma nel 1998 ed è entrato in vigore nel 2002 a seguito delle 60 ratifiche necessarie. Attualmente la Corte, che ha sede all’Aia, conta 122 stati parti. Mi sono occupato poi del ruolo dei media che nel conflitto scoppiato nella ex Jugoslavia e nel Ruanda, come vedremo, hanno giocato un ruolo determinante nell’alimentare l’odio etnico nella popolazione e nel modellare e influenzare, falsandone gravemente la narrazione, l’opinione pubblica occidentale. Ho tentato di esprimere poi un punto di vista critico di tutto il processo di sviluppo della giustizia penale internazionale, lastricato di buone intenzioni, almeno dal punto di vista ideale e formale, ma che nella realtà effettiva si è mostrato, troppo spesso, funzionale alle mire egemoniche delle potenze occidentali e in particolar modo degli S.U.
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