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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09112013-000459


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAZZOLA, ANDREA LUIGI
URN
etd-09112013-000459
Titolo
Immanenza e morfologia nel materialismo storico di Antonio Labriola.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Iacono, Alfonso Maurizio
Parole chiave
  • filosofia della praxis
  • storicismo
  • marxismo italiano
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella presente ricerca si tenterà di affrontare alcuni temi classici del materialismo storico labriolano, i quali, sebbene estremamente noti e — si potrebbe dire — oramai quasi ‘canonici’ (ci riferiamo nello specifico alle nozioni di ‘immanenza’ e ‘morfologia’), necessitano, a nostro avviso, di essere indagati dal punto di vista della loro ‘genesi’ concettuale. La formazione filosofica di Labriola, infatti, pur prendendo le proprie mosse da un impiante hegeliano, è stata caratterizzata dall’incontro sia con la filosofia di Herbart, sia con i più importanti esponenti della scuola herbartiana, con la psicologia di Wundt e la filosofia di Lotze, nonché con lo storicismo di Humboldt e di Droysen. Non potendo, in questa sede, tentare di ricostruire l’intero percorso formativo del Labriola, si è preferito focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti ben circoscritti. Innanzi tutto, abbiamo ristretto la nostra ricerca soltanto sui due concetti sopra menzionati, tentando di operare una selezione (tra autori e opere) che potesse essere funzionale per la comprensione della genesi ‘teorica’ di quest’ultimi. Quindi, si è proceduto ad esporre, nelle loro linee generali e in relazione ai temi che ci interessano, il pensiero degli autori scelti, assieme al commento di alcuni testi rappresentativi. Gli autori che ci si è proposti di analizzare nella seguente ricerca sono W. von Humboldt, G. Droysen, H. Steinthal e M. Lazarus, e su tale selezione ci è basati per la struttura della tesi. Si è proceduto a suddividere la tesi in tre parti: la prima, contenente i primi due capitoli, incentrati sulla riflessione di Humboldt e di Droysen, la seconda, contenente il terzo e il quarto, si concentra invece sul pensiero di Steinthal e di Lazarus, nonché sulla nozione generale di Völkerpsychologie, l’ultima, invece, articolandosi in due ulteriori capitoli, analizzerà la nozione di ‘immanenza’ e ‘morfologia’ in alcuni testi di Labriola a partire dal 1887, anno a cui risale la famosa ‘prelezione’ sui Problemi della filosofia della storia, nella quale la riflessione teorica sulla storia assume per la prima volta una forma più sistematica e compiuta. Le tre parti, inoltre, sono anche il risultato di una suddivisione ‘tematica’ del lavoro. Si è preferito, infatti, non soltanto operare una divisione ‘per autori’, ma cercare di conciliare quest’ultima con una divisione per ‘temi’: la prima parte, dunque, si concentrerà, in particolar modo, sulla nozione di ‘immanenza’ in Humboldt e Droysen, la seconda, invece, cercherà, prendendo le mosse dal concetto di ‘morfologia’, di mostrare come tale problematica si articoli nei testi di Steinthal e di Lazarus, tentando di far emergere quegli aspetti della questione che poi saranno utili per costruire un ‘bagaglio’ teorico che possa permettere di affrontare geneticamente i testi di Labriola. L’ultima parte, infine, può esser considerata come una ‘sintesi’ delle prime due, in quanto ciò che è stato detto sui problemi dell’immanenza e della morfologia nei capitoli precedenti, tenterà di esser rintracciato nei testi di Labriola, cercando di mostrare se, e come, sia possibile istituire una continuità teorica a convalida della selezione di autori, opere e tematiche che è stata operata in vista della presente ricerca. Riguardo al ‘metodo’ seguito nel corso del lavoro, vista la grande importanza che è stata conferita all’analisi dei testi, le ‘derivazioni teoriche’ e le ‘influenze’ sono state colte anche nel loro carattere implicito. Ciò significa che, nella prospettiva del presente lavoro, si è cercato di allineare il nostro punto di vista con quello del filosofo di Cassino, tentando di individuare quegli spunti e quelle tematiche che possano aver contribuito a dar forma compiuta alla sua peculiare concezione della storia e del materialismo storico. Questo vuol dire, ancora, che tra gli autori presi in considerazione e Labriola non si istituisce una ‘discendenza’ diretta, bensì un’influenza di tematiche e problemi che, vista la multiforme formazione del cassinate, possono essere stati determinanti per la risoluzione e la definizione di ben determinati aspetti concettuali della sua opera e della sua riflessione storica, filosofica e politica.
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