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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09112009-114732


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VEROLA, CARMELA
URN
etd-09112009-114732
Titolo
Valutazione del danno cromosomico e genomico nell'obesità infantile ed eventuale correlazione con lo stato infiammatorio
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Prof. Scarpato, Roberto
Parole chiave
  • Obesità
  • danno cromosomico
  • foci gamma-H2AX
  • linfociti periferici
Data inizio appello
28/09/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2049
Riassunto
In letteratura l’obesità viene definita come un eccesso di tessuto adiposo, in grado di causare rischi significativi per la salute (malattie cardiovascolare, diabete di tipo 2, ipertensione, infiammazioni sistemiche). Le patogenicità di queste condizioni non sono state del tutto definite, anche se è stato in parte accettato che tali conseguenze sono associate all’eccesso di grasso intraddominale che facilita la sintesi di mediatori dell’infiammazione, come ad esempio la proteina-C reattiva (CRP), IL-6 e TNF-alfa. La presenza nei foci d’infiammazione di chemochine e citochine costituisce, una fonte inesauribile di specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto che, a loro volta, possono indurre rottura della doppia elica del DNA (DSB) e mutazione.
La prima parte della tesi ha lo scopo di valutare se individui in età pediatrica affetti da obesità presentano livelli di danno cromosomico più elevati, e se esiste una correlazione tra l’eventuale danno cromosomico e alcuni fattori infiammatori caratteristici della condizione di obesità. Questa parte dello studio è stata eseguita su un totale di 40 soggetti obesi e su un gruppo di controllo costituito da 22 bambini ed adolescenti normopeso reclutati presso l’Unità di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina della Procreazione e dell'Eta' Evolutiva. La valutazione del danno cromosomico spontaneo è stata effettuata mediante analisi di cellule micronucleate in colture di linfociti di sangue periferico opportunamente stimolati da fitoemoagglutinina (test del micronucleo).
Nella seconda parte dello studio si intende indagare la presenza di danno precoce al DNA (DSB rotture della doppia elica) nei linfociti di sangue periferico di un altro gruppo di bambini ed adolescenti obesi e di un relativo gruppo di controlli normopeso. La metodica per evidenziare il danno al DNA consiste in un saggio di immunofluorescenza che utilizza specifici anticorpi in grado di rilevare la fosforilazione dell’istoneH2AX nella serina 139 (gamma H2AX) come marcatore molecolare della presenza di DSB nel genoma.
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