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Tesi etd-09102019-145414


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIAGNERI, CHIARA
URN
etd-09102019-145414
Titolo
Eroda, Mimiambi I, IV e VIII. I principi costitutivi del programma poetico erodeo
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
  • poetica
  • mimo
  • Mimiambi
  • Ipponatte
  • Eroda
  • coliambi
  • Sogno
Data inizio appello
30/09/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo studio si propone di gettare nuova luce sulla poetica e sulla natura dell'opera del maggiore mimografo di età alessandrina, delineando, a partire dall'analisi dei Mimiambi I, IV e VIII, i principi su cui si basa il programma poetico erodeo.
Punto di partenza della ricerca è la lettura del Mim. VIII, in seguito alla quale è stato tracciato un quadro della personalità autoriale di Eroda, poeta ironico e dotato di una profonda competenza letteraria. Inoltre, in virtù della funzione programmatica del componimento, è stato possibile sviscerare la riflessione del poeta sulla natura composita dei Mimiambi, frutto dell'unione della tradizione mimico-comica e della tradizione coliambica, riconducibile a Ipponatte.
Il Mim. I ha permesso innanzitutto di affrontare un tema particolarmente caro a Eroda, ossia la caratterizzazione dei personaggi; esemplare è la figura della mezzana Gillide, creata a partire da modelli letterari adattati in maniera originale e dotata di un linguaggio che attinge alla poesia d'amore alessandrina. In secondo luogo sono state indagate le finalità programmatiche del mimo, sottese dietro alla semplice situazione quotidiana messa in scena.
Un confronto tra le informazioni desumibili dal Mim. IV e le scoperte archeologiche effettuate nel sito dell'Asklepieìon di Cos ha dimostrato che Eroda ha ambientato il mimo nel celebre santuario dell'isola egea, allo scopo di aiutare i suoi lettori a seguire senza difficoltà l'azione scenica e a vedere con gli occhi dell'immaginazione le opere d'arte e le strutture della scenografia. Infine, l'analisi si è concentrata sulle implicazioni programmatiche insite nei discorsi sull'arte delle due protagoniste, in cui è riflesso il pensiero di Eroda sui capisaldi della sua poesia, ispirata al principio dell'aletheia, ma esito di raffinate procedure poetiche.
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