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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09102019-132255


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAMMELLA, MICHELE
URN
etd-09102019-132255
Titolo
La lex portorii provinciae Lyciae
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Raggi, Andrea
correlatore Prof.ssa Campanile, Maria Domitilla
Parole chiave
  • Licia
  • dogane
  • impero romano
  • Nerone
  • tassazione
Data inizio appello
30/09/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/09/2089
Riassunto
In mancanza di un apparato burocratico articolato, agli occhi dei provinciali l’amministrazione romana assumeva soprattutto l’aspetto del prelievo fiscale. Per la riscossione delle imposte, il ricorso alle societates publicanorum, e più tardi a singoli conductores, assicurò per lungo tempo a Roma una rendita costante, senza necessità di un massiccio capitale umano. A partire dagli studi di Cagnat e De Laet, si è affermata una lettura in chiave evolutiva del meccanismo di riscossione, dal sistema degli appalti a una gestione più centralizzata. Questa ricostruzione, basata in gran parte su singoli contesti documentari particolarmente ricchi, come l’Illiria e l’Egitto, rappresenta tuttora lo schema più autorevole di lettura delle fonti, ma necessita di una revisione alla luce del nuovo materiale emerso in un settantennio di ricerca archeologica. Il presente lavoro cerca di dare un contributo agli studi sul portorium imperiale attraverso l’analisi di un nuovo documento epigrafico portato alla luce nel porto di Andriake in Licia, contenente una legge per la regolamentazione della dogana provinciale. Nell’affrontare questo tema, è importante guardarsi da una prospettiva teleologica, che legga la storia della fiscalità imperiale alla luce del sistema centralizzato emerso nel terzo secolo. Bisogna al contrario valorizzare la diversità degli sviluppi locali, i lenti processi come le riforme puntuali e le esigenze contingenti, per tentare una periodizzazione valida sulla lunga durata. Il documento preso in esame partecipa appunto di uno snodo significativo, collocabile nel contesto di un piano organico di riforme volute da Nerone.
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