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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09102018-184401


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LOVI, MARCO
URN
etd-09102018-184401
Titolo
La disfagia faringea nella Malattia di Parkinson
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Fattori, Bruno
Parole chiave
  • Malattia di Parkinson
  • HRM
  • disfagia
Data inizio appello
16/10/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Disfagia è un sintomo di riscontro relativamente frequente nelle patologie neurologiche e rappresenta un rilevante fattore prognostico negativo per le complicanze a cui può dar luogo, come le infezioni broncopolmonari e la malnutrizione grave fino all’exitus.L'obiettivo della tesi è stato quello di studiare le caratteristiche della disfagia faringea in un gruppo di 20 pazienti affetti M.P., attraverso l’utilizzo ed il confronto dei risultati di due diverse metodiche di indagine dell’atto deglutitorio: Fiberoptic Endoscopic Evaluation of Swallowing (FEES) e High-Resolution Manometry (HRM), nell’intento di individuare le alterazioni biomeccaniche alla base dei disturbi deglutitori.
La FEES e la Videofluoroscopia (VFS) sono considerati attualmente gli esami gold standard per lo studio della disfagia orofaringea. La FEES è un esame di tipo prevalentemente qualitativo che fornisce precise immagini endoscopiche degli atti deglutitori del paziente, consentendo in modo semplice, accurato e ripetibile di valutare eventuali alterazioni della deglutizione. La HRM, esame che solo recentemente è stato proposto per lo studio della disfagia faringea, è, invece, un’indagine di tipo quantitativo che fornisce precisi valori pressori espressi dalle varie strutture anatomiche coinvolte nell’atto deglutitorio. L’analisi dei dati permette di ottenere informazioni importanti e accurate circa la funzionalità di tali distretti. La HRM infatti fornisce informazioni relative alla forza di contrazione e all'efficacia delle fasi di rilasciamento delle strutture muscolari coinvolte nella deglutizione: da questi dati è possibile valutare la validità o meno della spinta dei muscoli preposti alla progressione del bolo e l’efficacia del rilassamento delle strutture sfinteriche che dovrebbero essere pervie durante l’atto deglutitorio.
L’elaborazione statistica dei risultati ottenuti in questo gruppo di pazienti, ha fornito importanti informazioni sulla funzionalità delle strutture muscolari coinvolte nella deglutizione, così da poter meglio comprendere i meccanismi fisiopatologici che stanno alla base della disfagia nel paziente con Malattia di Parkinson.
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